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È stato un discorso battagliero, magniloquente, a tratti medievale, quello che Donald Trump ha pronunciato il 20 gennaio, poco dopo aver prestato giuramento come quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti. Un discorso molto applaudito, colmo di dichiarazioni programmatiche, critiche feroci all’amministrazione Biden, e promesse scintillanti. Un discorso nel quale, come faceva notare il giornalista Pierre Haski sul canale pubblico francese France Inter, è mancata una parola chiave. Alleati.
Una nuova età dell’oro è alle porte, ha detto Trump. Un’età dell’oro che implica, tra le altre cose, l’
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Nella sua poltrona di governatore del Veneto, Luca Zaia sta davvero comodo. Così comodo che ora vorrebbe candidarsi alle prossime elezioni regionali, previste per l’autunno di quest’anno, o per la primavera del 2026. Dalla sua, oltre a una grande ambizione, Zaia ha un fortissimo appoggio popolare. Non dimentichiamo che, in occasione delle ultime elezioni regionali, nel settembre del 2020, è stato eletto — o meglio: confermato nel ruolo di governatore — con quasi il 77% dei voti.
“Questo è un risultato che premia la qualità della mia amministrazione”, aveva detto Zaia, trionfante, nella serata
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Domenica 4 dicembre 2016, dopo una campagna elettorale con la febbre alle stelle, in Italia si era svolto un referendum per approvare, o respingere, un progetto di riforma costituzionale fortemente voluto dall’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Altissima, l’affluenza alle urne: alla chiusura dei seggi, alle 23:00, aveva votato il 68,5% degli aventi diritto. Per Renzi, però, le cose non erano andate affatto bene: il 60% degli elettori aveva bocciato la sua proposta di riforma costituzionale.
Poco dopo mezzanotte, Renzi era apparso nella Sala dei galeoni di Palazzo Chigi, ammettendo l

È una frustrazione che accomuna molte tra le persone che visitano Milano. La città è accogliente, generosa con le sue bellezze. Il Duomo e il Palazzo reale, la Galleria Vittorio Emanuele, il Teatro alla Scala, la Pinacoteca di Brera, le vie del Quadrilatero della moda, i Navigli. Tesori preziosi, e relativamente accessibili. Per ammirarli, è sufficiente essere disposti a comprare un biglietto, o avere voglia di camminare un po’. Difficile dire lo stesso, tuttavia, per una delle bellezze milanesi: l’Ultima Cena, l’imponente dipinto che Leonardo da Vinci realizzò nel refettorio del convento adia
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Immaginiamo un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Un luogo nel quale la cacofonia del mondo si dissolve nel respiro placido delle onde, nel volo veloce degli uccelli marini. Un luogo — un’isola — dove la natura selvaggia si sposa con un’anima antica. Questo luogo esiste, e si chiama Linosa.
Parte dell’arcipelago delle Pelagie, Linosa è un’isola vulcanica, un punto di bellezza nel cuore del Mediterraneo, a metà strada tra la Sicilia e la costa orientale della Tunisia. A Linosa, la notte, il cielo stellato è uno spettacolo infinito.
Infinito — mi si perdoni l’iperbole — è pure il tempo