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15 January 2025

Episode #479

8 January 2025

Episode #478

1 January 2025

Episode #477

25 December 2024

Episode #476

18 December 2024

Episode #475

11 December 2024

Episode #474

4 December 2024

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27 November 2024

Episode #472

20 November 2024

Episode #471

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Cari ascoltatori, benvenuti a una nuova puntata del nostro programma! Oggi è mercoledì 15 gennaio 2025. Io sono Mario, e vi accompagnerò alla scoperta degli ultimi fatti di cronaca internazionale e italiana. Cominciamo parlando di un caso che mette sotto i riflettori libertà di espressione e diritto di satira. Ann Telnaes, vignettista vincitrice di un premio Pulitzer e collaboratrice del Washington Post, ha annunciato il 3 gennaio le proprie dimissioni dalla prestigiosa testata. Vediamo insieme cosa è successo.

La vignettista Ann Telnaes ha lasciato il Washington Post

15 January 2025

Quando pensiamo ai prestigiosi premi Pulitzer, li associamo di solito alle grandi inchieste che hanno fatto la storia del giornalismo. O ai corrispondenti di guerra e ai fotografi che lavorano in contesti di crisi, mettendo la propria vita a repentaglio.

Tuttavia, tra le categorie premiate ci sono anche i vignettisti: prendere in giro il potere attraverso la satira non è certo un’azione indolore, o esente da rischi. E offrire un punto di vista sul presente attraverso il disegno, talvolta, illumina le nostre menti più di mille editoriali.

Nel 2001 l’onore di vincere il Pulitzer come vignettista

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Tra le notizie di questo primo mese dell’anno, una che non è certo passata inosservata riguarda Apple. Il colosso informatico ha infatti deciso di patteggiare una class action, offrendo di pagare ben 95 milioni di dollari. Una cifra che appare esorbitante, ma vi assicuro che è solo un fatto di prospettiva.

Apple sotto accusa

15 January 2025
Apple sotto accusa
Sorbis / Shutterstock

I dispositivi elettronici di ultima generazione sono in grado di ascoltarci di nascosto? Siamo soliti usare parole come “smart” o “assistente” per definirli. O nomi che rimandano a persone, a qualcosa di vivo e intelligente: Siri, Alexa, e così via. Ma la possibilità che informazioni che ci riguardano vengano raccolte senza consenso, o in modo opaco, getta un’ombra sinistra sull’idea di avere a che fare con un simulacro di personalità.

Proprio Siri, l’assistente virtuale di Apple, è finito di recente sul banco degli imputati in California, e con lui, ovviamente, l’azienda che l’ha creato. Contr

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Con la prossima notizia ci spostiamo verso l’Italia, tenendo però ancora un occhio verso gli Stati Uniti. La presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, la sera del 4 gennaio, ha incontrato Donald Trump a Mar-a-Lago. Non si sa di cosa abbiano parlato, ma l’impressione è che Meloni abbia incassato un importante successo di immagine.

Meloni, visita a sorpresa a Mar-a-Lago

15 January 2025
Meloni, visita a sorpresa a Mar-a-Lago
Alexandros Michailidis / Shutterstock

In politica, come in guerra, il tempismo è tutto. Saper cogliere il momento adatto per attuare una decisione può cambiare le sorti di una battaglia, o di una reputazione politica.

Da questo punto di vista, Giorgia Meloni e Donald Trump sono due politici che sanno azzeccare i tempi. Leggendo i titoli sulla visita della premier italiana a Mar-a-Lago, c’è chi ha evidenziato come l’incontro tra Meloni e Trump del 4 gennaio sia avvenuto “a sorpresa”. Alcuni parlano persino di “blitz”, pescando dal gergo militare.

La sorpresa è stata tale che tra le file degli alleati di governo c’è stato persino qu

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La prossima notizia mi dà l’occasione di farvi conoscere uno dei più interessanti attori italiani del momento. Si tratta di Luca Marinelli, un talento che ha ormai oltrepassato i confini nazionali. Ne parlo ora perché dal 10 gennaio è disponibile in Italia una miniserie che lo vede interpretare Benito Mussolini. Un ruolo che, come spiegato dallo stesso attore, lo ha messo in crisi.

Luca Marinelli e la “responsabilità” di interpretare Benito Mussolini

15 January 2025
Luca Marinelli e la “responsabilità” di interpretare Benito Mussolini
GIO_LE / Shutterstock

Il 10 gennaio in Italia è andata in onda la prima puntata della miniserie televisiva M. Il figlio del secolo, ispirata alla fortunata serie di romanzi storici del premio Strega Antonio Scurati. La ‘M’ del titolo si riferisce, naturalmente, a Benito Mussolini, il dittatore che ha segnato le pagine più nere del Novecento italiano.

Diretta dal regista inglese Joe Wright, la miniserie raffigura Mussolini come una sorta di grande seduttore, capace di ammaliare. Un seduttore che sullo schermo abbatte la quarta parete della finzione scenica, per rivolgersi direttamente al pubblico.

Portare in scena M

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Chiudiamo la nostra puntata di oggi con una nota di leggerezza, commentando uno scivolone che ha visto protagonista il Comune di Bologna. Una storia che ci insegna quanto sia importante saper scegliere con accortezza password o codici di sicurezza.

Il Comune di Bologna nei guai per una password

15 January 2025

Scegliere la password giusta è una forma di sicurezza basilare, che si tratti della vostra email personale, di un account social usato per lavoro, o del codice di sicurezza del bancomat. Eppure, una procedura così fondamentale troppo spesso è presa con leggerezza. Secondo l’intelligence britannica, ad esempio, tra il 2018 e il 2019 oltre 20 milioni di account informatici avevano come password la serie numerica “123456”. Praticamente, la stessa del famoso sketch di Balle spaziali, il film di Mel Brooks che parodiava Guerre stellari. Lì era lo scudo spaziale che difendeva un intero pianeta ad av

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