Era il 2017 quando il mondo scopriva l'importanza dell’espressione "fake news". Merito del prestigioso dizionario Collins, che decise di decretare parola dell'anno proprio "fake news".
Non che bufale virali, campagne di disinformazione e propaganda spregiudicata fossero nate in quel periodo. Ma la decisione del Collins certificava l’impatto che il problema stava assumendo nell’era digitale.
Tre anni più tardi, un fenomeno globale come la pandemia del Covid ha mostrato come la disinformazione possa avere un impatto diretto sull’incolumità delle persone, spingendole a ignorare informazioni medic
La piccola Islanda, stretta tra Groenlandia e Regno Unito, pur contando meno di 400.000 abitanti, vanta un primato di tutto rispetto. Secondo il Global Gender Gap Report, stilato ogni anno dal Forum Economico Mondiale, è infatti il Paese dove c’è una maggiore uguaglianza di genere.
Un risultato merito in parte di una legge del 2018, che ha imposto la parità di stipendio tra uomo e donna. Ma merito anche di una ferrea coscienza di come le conquiste sociali vadano difese senza adagiarsi sugli allori, o sulle classifiche. Nel 2023, infatti, le donne islandesi hanno dato vita a uno sciopero per pr
Il fatto non sussiste. Ascoltando questa frase in tribunale, l’imputato di un processo di solito tira un sospiro di sollievo, perché la formula indica la piena assoluzione.
Lo scorso 20 dicembre, verso sera, a tirare il sospiro di sollievo è stato un imputato d’eccezione, Matteo Salvini. Proprio lui: il leader della Lega, nonché attuale ministro delle Infrastrutture del governo Meloni. “Il fatto non sussiste”, si è sentito dire mentre era seduto al banco degli imputati. Dopo il sollievo e l’esultanza, Salvini ha abbracciato la fidanzata in lacrime, ha ringraziato la sua legale, l’avvocata Giul
La classica domanda "cosa fai a Capodanno?" ha fatto capolino in molte conversazioni delle ultime settimane. Sicuramente anche a voi sarà capitato di chiederlo, o di sentirvelo dire. Per i cittadini romani, così come per i turisti in visita nella capitale italiana, la domanda ha rischiato di accompagnarsi a risposte molto evasive, o persino arrabbiate.
A pochi giorni dalla fine del 2024, infatti, il concerto che il Comune di Roma è solito organizzare per l’occasione ha rischiato di saltare del tutto. Il Comune aveva deciso di puntare su nomi di richiamo: Tony Effe, Mahmood e Mara Sattei. Talent