Non c’è pace, a Brasilia, per i bei palazzi disegnati da Oscar Niemeyer. Costruite tra il 1956 ed il 1960, quelle algide strutture danzanti, bianche meraviglie di un’utopia fatta realtà, hanno dovuto sopportare i lunghi anni della dittatura militare. Ora, una nuova ferita.
Domenica 8 gennaio, il Parlamento, la Corte suprema e il Palácio do Planalto, sede ufficiale della presidenza della Repubblica, sono stati invasi dall’onda giallo-verde del bolsonarismo. Una folla esaltata che, più che da un progetto politico, sembrava animata dal desiderio di rompere ogni cosa trovasse sul suo cammino.
Il par
La ribellione è durata quattro giorni, e ha sconvolto aspettative ed equilibri consolidati nel tempo. A Washington, la settimana scorsa, si eleggeva il nuovo speaker of the House, il nuovo presidente della Camera dei rappresentanti. Ma la candidatura del repubblicano Kevin McCarthy — il favorito, sostenuto dalla maggioranza del suo partito — è stata osteggiata da un agguerrito gruppo di parlamentari ultraconservatori vicini a Donald Trump.
Quattro giorni, dicevamo. Quindici sessioni di voto. In un breve video pubblicato su Twitter lo scorso 7 gennaio dalla rete televisiva C-SPAN, vediamo un mo
La mattina del 10 marzo 1914, Mary Richardson, figura di spicco del movimento delle suffragette britannico, entrò nella National Gallery di Londra con un coltello nascosto nella manica del soprabito.
Mary, che aveva un passato da studentessa d’arte, vagò per le sale del museo per circa due ore, tra un quadro e l’altro, improvvisando qualche schizzo. Poi, si avvicinò al suo obiettivo: la Venere Rokeby, uno dei dipinti più ammirati del prestigioso museo. Quel giorno, il quadro — un olio su tela realizzato attorno al 1650 dal pittore sivigliano Diego Velázquez, genio del barocco spagnolo — era pr
Già teatro delle Olimpiadi invernali nel 1956, lo sarà nuovamente, insieme a Milano, nel 2026. Meta del turismo internazionale di lusso sin dall’epoca della monarchia asburgica, Cortina d’Ampezzo, normalmente, conta meno di 6.000 abitanti. In alta stagione, tuttavia, quando la densità demografica è alle stelle, la popolazione della “Regina delle Dolomiti” si moltiplica per dieci.
Quello di Cortina è un fascino antico, e magnetico. Ne parlarono Ernest Hemingway, che le dedicò spazio nel libro autobiografico Festa mobile, e Aldous Huxley, che la ricordò nel suo saggio Le porte della percezione,
Qualche anno fa, molti, nel mondo della danza, si chiedevano se il ballerino ucraino Sergei Polunin, nato a Cherson nel 1989, sarebbe potuto diventare “il nuovo Nureyev”. I salti, i volteggi, la fluida armonia di ogni movimento. I paragoni con il celebre danzatore e coreografo russo, stella del Novecento, di fatto, sembravano inevitabili. Le doti atletiche, il talento artistico, il carisma, la spinta ribelle.
Il documentario Dancer racconta bene la storia di Polunin. Gli anni dell’infanzia nella povertà di Cherson. Il rigore degli allenamenti all’accademia di ginnastica artistica, la passione