L’immagine è un classico degli incontri alla Casa Bianca d’inverno. Due uomini, due presidenti, siedono vicini, su due comode poltrone chiare. Si guardano negli occhi, impegnati in una conversazione dal tono amichevole. Un bel caminetto di marmo, alle loro spalle. Il fuoco acceso. L’atmosfera è intima, distesa, com’è normale in un contesto del genere.
Ma niente in questo incontro, avvenuto mercoledì 22 dicembre a Washington, è normale. Perché l’uomo che siede a fianco di Joe Biden nello Studio Ovale è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alla sua prima visita ufficiale all’estero dallo sco
L’età dell’oro olandese. Quel periodo che va dalla fine del XVI all’inizio del XVIII secolo, e che segnò per i Paesi Bassi un periodo di grande sviluppo e ricchezza: dinamismo commerciale, progresso scientifico, splendore artistico. Ammettiamolo: la prima cosa che ci viene in mente, pensando a quell’epoca storica, è, con ogni probabilità, La ragazza col turbante di Vermeer. O, chissà, la Pesatrice di perle. O la Donna che scrive una lettera.
Delicate melodie di colori. Composizioni dall’equilibrio squisito. Gesti e sguardi capaci di fermare il tempo, congelarlo. Atmosfere borghesi, eleganti. Ma
Ora che non è più a Palazzo Chigi, l’ex premier Mario Draghi assapora, finalmente, un po’ di libertà. “Faccio il nonno, e mi godo il diritto dei nonni di poter scegliere che cosa fare. Anche per questo, ho chiarito che non sono interessato a incarichi politici o istituzionali, né in Italia né all’estero”, ha detto, la settimana scorsa, al Corriere della Sera.
Un riposo più che meritato. Nei 20 mesi che hanno segnato il suo governo — un governo di unità nazionale nato il 13 febbraio 2021 per guidare il paese in un momento di grave crisi sanitaria, sociale ed economica —, Draghi ha affrontato mo
“Chi parla male, pensa male. E vive male. Bisogna trovare le parole giuste. Le parole sono importanti!”, diceva Michele Apicella, il personaggio interpretato dal regista e attore romano Nanni Moretti nel film Palombella rossa.
È facile immaginare la genesi della passione per la purezza linguistica di Moretti, figlio di un’insegnante di lettere al liceo classico e di un docente universitario di epigrafia greca. Una passione che, in ogni caso, sembra animare pure Eike Schmidt, lo storico dell'arte tedesco che, dal novembre 2015, ricopre la carica di direttore di uno dei complessi museali più fam