Quando si parla di “guerra alla droga” il primo pensiero va alla campagna contro il crimine legato al narcotraffico lanciata negli Stati Uniti durante la presidenza Nixon. Un approccio improntato alla legge e all’ordine, che ha segnato un’epoca.
In anni più recenti, l’espressione “guerra alla droga” ha plasmato le pagine più nere della storia di un altro Paese: le Filippine. Sotto la presidenza di Rodrigo Duterte, infatti, dal 2016 è stata promossa una vera e propria offensiva per impedire che il Paese finisse in mano ai cartelli del narcotraffico.
La “guerra” di Duterte, combattuta nei sei
“Non ho più l’energia per continuare”. Con queste parole, la presidente neozelandese Jacinda Ardern ha annunciato le proprie dimissioni, lo scorso 19 gennaio. Le elezioni che attendono il Paese a ottobre non vedranno quindi candidata la leader laburista che, in questi anni, il mondo ha imparato a conoscere e ad apprezzare.
Diventata prima ministra a 37 anni, Ardern si è imposta come una delle leader più giovani nel panorama internazionale. Ma a farle guadagnare la ribalta non è stata tanto l’età, quanto la capacità di gestire due crisi tra loro diversissime, in cui sono emerse le sue qualità um
L’emergenza climatica ha portato alla ribalta un’ondata di attivisti interessati a mettere al centro dell’agenda politica il futuro della nostra specie. Questo si rispecchia già nei nomi dei collettivi, che abbiamo imparato a conoscere attraverso proteste eclatanti. Da “Extinction Rebellion” a “Last Generation”, gli attivisti, fin dal nome, ci dicono che c’è poco tempo per agire, e che è necessario apportare cambiamenti strutturali.
Tra le tante dimostrazioni messe in atto in Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica ce n’è una in particolare che ha provocato forti reazioni, tra stampa, cl
Secondo una legge non scritta della politica italiana, un governo appena insediato vive una sorta di “luna di miele” con il Paese, della durata di circa cento giorni. Un periodo nel quale domina la mentalità secondo cui il nuovo governo debba essere lasciato “lavorare in pace”.
La luna di miele tra il governo di Giorgia Meloni e gli italiani, però, sembra essersi conclusa con leggero anticipo, rispetto a questa consuetudine.
Con la mezzanotte dell’ultimo dell’anno, infatti, oltre ai fuochi d’artificio sono schizzati in alto i prezzi del carburante. A farli aumentare, è stata la decisione del g
Chi è nato in Italia dagli anni Novanta in poi, forse ha faticato a capire come mai il 24 gennaio scorso i media abbiano dedicato molto spazio a parlare di Gianni Agnelli, nel ventennale della sua morte. Per chi invece ha vissuto i decenni precedenti, Agnelli rappresenta un pezzo di storia indelebile del paese.
“L’Avvocato”, com’era soprannominato per via della sua laurea in Legge, è stato un simbolo su molti fronti. Simbolo della ricca borghesia italiana, in primo luogo, in quanto rampollo di una delle più influenti famiglie del Paese, i piemontesi Agnelli.
L’Avvocato era inoltre personalmente