Come sappiamo, Donald Trump è stato il terzo presidente statunitense ad essere sottoposto a un processo di impeachment. Il primo a rischiare la destituzione fu Andrew Johnson, nel 1868, tre anni dopo la fine della guerra di secessione. Tra le altre cose, Johnson era accusato di aver licenziato, contro la volontà del Congresso, Edwin McMasters Stanton, l’allora segretario alla Guerra. Ma se, come ricorda un articolo pubblicato sul settimanale britannico The Economist lo scorso 30 gennaio, il processo contro Johnson affascinò immensamente l’opinione pubblica dell’epoca, il caso di Donald Trump non sembra aver suscitato altrettanta passione tra le masse. All’epoca di Johnson, racconta l’Economist, un folto pubblico di curiosi si accalcava nelle gallerie del Senato per seguire da vicino quello che veniva percepito come un drammatico evento storico. Le avventure politico-giudiziarie dell’attuale inquilino della Casa Bianca, conclude la rivista britannica, hanno invece suscitato un interesse relativamente tiepido nella maggioranza della popolazione americana.
Spin doctor. Una locuzione ibrida, a metà strada tra il mondo del tennis e quello del cinema, dove si usa con riferimento alle sceneggiature da correggere, o abbellire. Il primo a usare l’espressione, nel lontano 1984, fu il noto editorialista e scrittore William Safire, un uomo che nel ‘68 contribuì al successo elettorale di Richard Nixon, e che per il presidente scrisse poi numerosi discorsi.
Da allora, gli spin doctor — veri maghi della comunicazione — hanno saputo rendersi indispensabili. Al punto che oggi, nel mondo occidentale, è quasi inconcepibile l’idea di avviare una campagna elettor
Viaggi. Vini pregiati e champagne. Cosmetici. Alta moda e gioielli: la diffusione del coronavirus che dal cuore della Cina minaccia il mondo pesa molto (anche) sul comportamento di spesa dei consumatori cinesi, soprattutto nel settore del lusso. A dirlo è un rapporto della società Standard & Poor’s, citato dal Corriere della Sera lo scorso 6 febbraio.
Secondo il Corriere, i cinesi sono stati gli elite shoppers più attivi in Italia nell’arco di tempo che va dall’ottobre 2018 al settembre 2019, coprendo il 35% degli acquisti totali, e superando di molto altri grandi amanti del lusso italiano: rus
Visto dall’alto, sembra un gruppo di cascine qualsiasi. Una coppia di palme da dattero proietta un arabesco d’ombre sulle tegole di un tetto. Sulle pareti color ocra. I prati brillano di un verde intenso, l’aria è immobile. Sembra quasi di sentir frinire le cicale nella quiete estiva. Chi potrebbe immaginare che tra quelle mura, da qualche anno, fiorisce un piccolo miracolo?
Ma, forse, la parola ‘miracolo’ non è la più adatta a descrivere la situazione. Perché quanto accade a Contrada Magnì è il risultato di una felice miscela di professionalità, impegno collettivo e sincero entusiasmo. Tutte q
Gli spettatori più curiosi, lo scorso sabato, hanno atteso, stoicamente, fino alle 2.31 del mattino per sapere chi sarebbe stato il vincitore della 70esima edizione del festival di Sanremo, la rassegna musicale più amata d’Italia.
Quest’anno il premio è andato a Diodato, che al festival presentava Fai rumore, un brano tratto dal suo ultimo album, Che vita meravigliosa. Una vittoria annunciata, quella di Diodato. L’artista, infatti, aveva conquistato tutti, sin dalla prima serata, con la melodia e il testo della sua canzone: un brano dedicato all’incomunicabilità, ai muri invisibili che separan