Come state, cari ascoltatori? Benvenuti a una nuova puntata del nostro programma! Oggi è mercoledì 23 maggio 2018. Io sono Chiara, nuovamente insieme a voi per commentare gli ultimi sviluppi dell’attualità italiana e globale. Cominciamo con una riflessione sulla consultazione elettorale che ha avuto luogo domenica scorsa in Venezuela. Una consultazione che la comunità internazionale -- quasi all’unisono-- non ha esitato a criticare con veemenza, definendola come una farsa, un insulto alla democrazia e una frode annunciata.

Il fiasco elettorale di Maduro accresce la debolezza di un regime isolato dal mondo. Con questo titolo, martedì 22 maggio, il quotidiano spagnolo El País pubblicava una panoramica sui postumi della disastrosa consultazione elettorale che ha avuto luogo in Venezuela la scorsa domenica. L’articolo, poi, citava la bassa partecipazione, le accuse di manipolazioni elettorali e le dure condanne espresse verso il regime chavista da Stati Uniti, Unione europea e numerosi paesi latinoamericani.

Salta agli occhi, in effetti, la bassissima affluenza alle urne che ha segnato, in tutto il paese, la giornata di domenica. Complessivamente, soltanto il 46% degli aventi diritto ha deciso di andare a votare. E tra questi, molti, probabilmente, l’hanno fatto spinti dal timore di perdere accesso alle razioni alimentari governative, ottenute grazie al cosiddetto carnet de la patria.

Come ricorderete, cari ascoltatori, nella puntata di due settimane fa, abbiamo visto come i parchi e i giardini di Roma stiano vivendo una primavera piuttosto… esuberante. Ma ora, l’assessore all’Ambiente ha lanciato una proposta davvero interessante.

A Berlino l’esperimento ha avuto successo. E analoghe sperimentazioni sono state avviate negli anni scorsi anche in alcune città italiane, come Ferrara e Torino. Non dovrebbe stupire, quindi, che il Comune di Roma --afflitto dal problema dell’erba alta nei parchi e nei giardini pubblici… e dalla cronica assenza di chi quell’erba dovrebbe, almeno di tanto in tanto, tagliarla, alias i giardinieri-- stia ora valutando la possibilità di avviare un progetto di questo tipo.

Mi riferisco all’idea di utilizzare pecore, capre e altri animali come ‘tosaerba’ naturali negli spazi verdi pubblici di Roma. P

E dalle polemiche sollevate dagli ambientalisti a Roma, passiamo alle critiche che ha suscitato la nuova mostra del Costume Institute del Metropolitan Museum di New York. Eppure, la mostra aveva l’approvazione del Vaticano…

Lo scorso 10 maggio è stata inaugurata al Costume Institute del Metropolitan Museum di New York la mostra Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination, un’affascinante panoramica sulla relazione che da secoli lega l’iconografia cattolica e il mondo della moda. Visivamente sontuosa, magnetica e travolgente, Heavenly Bodies è la mostra più ambiziosa mai realizzata dal prestigioso istituto newyorkese. A dirlo, era stato lo stesso curatore del museo, Andrew Bolton, in una conferenza stampa svoltasi a Roma lo scorso febbraio.

Due diversi spazi espositivi, il Met Fifth Avenue e i Cloisters,

Ora, cari ascoltatori, vi vorrei parlare di ‘Loro’, l’ultimo film del regista premio Oscar Paolo Sorrentino. Un film esteticamente molto bello, ma che, a tratti cede spazio agli stereotipi.

L’accento milanese ricreato alla perfezione, lo sguardo sospeso tra il cinico e il blasé. E una parrucca color mogano indossata con la massima disinvoltura. Toni Servillo è bravissimo. Convincente, nel ritratto che ci offre di Silvio Berlusconi in Loro, il nuovo film del regista napoletano Paolo Sorrentino.

Loro è un film biografico diviso in due parti. Il primo capitolo è uscito nelle sale il 24 aprile scorso, il secondo, giovedì 10 maggio. Un po’ sibillino il titolo scelto per l’opera. A che cosa si riferisce quel pronome personale? Insomma, ‘Loro’… chi sono?

Sono gli uomini e le donne --colla