La scommessa di Macron
Il loro primo incontro, nel maggio dell’anno scorso al vertice NATO di Bruxelles, era stato segnato da un’interminabile, e bellicosa, stretta di mano. Ma già qualche mese dopo, il 14 luglio 2017, a Parigi, l’atmosfera tra Emmanuel Macron e Donald Trump era apparsa più distesa. Complice, senza dubbio, la tradizionale parata militare sugli Champs-Élysées in occasione della festa nazionale francese. “Una delle migliori parate che abbia mai visto”, aveva detto Trump, qualche mese dopo, davanti a un sorridente e compiaciuto Macron. In questi ultimi mesi, Francia e Stati Uniti hanno avviato un soddisfacente rapporto di collaborazione su diversi fronti, sottolineato anche dalla partecipazione francese all’attacco missilistico messo a segno in territorio siriano lo scorso 13 aprile.
Plasticus, la balena che vuole salvare il mare
Un corpo dalle linee morbide di un bel colore azzurro perlato, gli occhi blu e la coda rivolta verso il cielo. Plasticus --il nome non lascia molto spazio all’immaginazione-- è una balena fatta di bottiglie di plastica, misura 10 metri di lunghezza e pesa 250 chilogrammi, come la quantità di plastica che ogni secondo finisce nei mari del pianeta.
È famosa, abituata a viaggiare. Ma soprattutto, è un simbolo. Da qualche mese, infatti, è la testimonial di Ocean Rescue - Un Mare Da Salvare, la campagna ideata dal gruppo televisivo britannico Sky per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell
Locarno, arte pubblica e irrazionalità
Le fotografie scattate dai tetti dei palazzi di piazza Grande a Locarno facevano pensare a un prato in fiore. Una distesa di rosa pallido, fucsia, azzurro, giallo e verde. Uno spettacolo incantevole, primaverile e fiabesco.
Dalla notte tra il 30 e il 31 marzo fino alla mattina del 10 aprile, la piazza principale di questa piccola città affacciata sulla riva settentrionale del lago Maggiore, nella Svizzera italiana, ha ospitato 6.500 salvagente di plastica colorata. Un’eclettica folla di fenicotteri rosa, papere, tartarughe, coniglietti e elefanti. Apolide, questo il nome dell’installazione, è
Scegliere l’anonimato assoluto nell’epoca dell’esibizionismo social, follia o saggezza?
Sembra incredibile, ma in Liguria c’è un uomo che da oltre vent’anni vive nell’anonimato. Senza carta d’identità, né passaporto. Agli occhi dello Stato italiano, quest’uomo… non esiste. O meglio, non esisteva, perché l’incantesimo si è spezzato, improvvisamente, lo scorso 7 aprile. Per colpa di un incidente stradale. Un banale tamponamento.
La storia che vi voglio raccontare si svolge a Recco, una piccola città della costa ligure, nell’area metropolitana di Genova. Un luogo di cui normalmente si parla per motivi gastronomici. Recco infatti è famosa per la sua squisita, e inimitabile, focaccia c
Roma, continua la censura dell’arte urbana a tema politico
Nel centro di Roma continua a fiorire la street art politicizzata. Dopo il murale di Tvboy, un bacio tra Salvini e Di Maio, rimosso con inaudita prontezza per ordine del Comune, nella notte tra il 12 e il 13 aprile è comparsa una nuova installazione artistica. Anche questa volta, si tratta di una citazione di un’opera illustre: I bari, un olio su tela realizzato nel 1594 da Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, genio del barocco italiano.
Il quadro, oggi conservato in un museo del Texas, raffigura una truffa. Un ragazzo gioca a carte con un suo coetaneo, non accorgendosi, ingenuamente, che il