Il ritiro degli Usa dall’accordo nucleare con l’Iran mette in difficoltà l’Europa
Come sicuramente saprete, martedì 8 maggio il presidente americano Donald Trump ha ufficializzato il ritiro degli Stati Uniti dallo storico accordo del 2015 con l’Iran sul nucleare, siglato dall’amministrazione Obama e dai ministri degli Esteri di Francia, Gran Bretagna, Germania, Russia e Cina.
L’intesa impegnava l’Iran a ridurre la capacità di arricchire l’uranio, generalmente usato per costruire ordigni nucleari, in cambio della sospensione graduale e condizionata delle sanzioni economiche a cui era soggetto in precedenza.
L’accordo, inviso a Trump sin dai tempi della campagna elettorale, è destinato ad annoverare un membro di meno a breve.
Noura, la bambina del Sudan vittima di violenze e condannata a morte
Lo scorso 10 maggio il Tribunale penale di Omdurman, una delle più grandi città del Sudan e dello Stato di Khartoum, ha condannato a morte la giovane Noura Hussein, con l’accusa di omicidio volontario.
Noura oggi ha 19 anni ma la sua storia inizia nel 2012, quando all’età di 13 anni fu obbligata dalla famiglia a sposare, con una cerimonia religiosa, un cugino di terzo grado che aveva il doppio dei suoi anni.
Come ha raccontato un articolo sul quotidiano La Repubblica venerdì 12 maggio, Noura si era opposta a quel matrimonio forzato sin dall’inizio. Infatti, pochi giorni dopo la celebrazione, la
Il mondo scopre il “flambus” alla romana
Lo scorso 8 maggio sui principali quotidiani italiani e stranieri è stato dato grande risalto alla notizia dei due autobus andati a fuoco a Roma.
La fotografia dell’autobus numero 63, annerito dal fumo e consumato dalle fiamme in pieno centro storico, è apparsa sulla maggior parte dei quotidiani di tutto il mondo, seguita da quella dell’autobus della linea 06 in fiamme sul litorale romano.
L’Huffington Post Quebec ha intitolato la notizia “Fortunatamente, più paura che danni!”, commentando i fatti.
Infatti, al contrario dell’autobus 06 che viaggiava senza passeggeri, il 63 era pieno di gente,
Per molti presidi, nelle scuole italiane urge imporre un dress code
Come ogni anno, in primavera inoltrata, complice il bel tempo e le temperature miti, tra i banchi delle scuole italiane è frequente vedere studenti che indossano capi d’abbigliamento sempre più corti e leggeri.
Tuttavia, per molti presidi, il caldo non autorizza gli studenti a presentarsi a scuola come se stessero andando in spiaggia, indossando bermuda, canottiere, infradito, magliette troppo corte, minigonne e jeans tanto sbrindellati da sembrare indumenti sopravvissuti a un conflitto bellico.
Ecco perché con l’arrivo della bella stagione in genere arrivano anche i divieti con cui i presidi s
I pizzaioli storici di Napoli contrari al Museo della Pizza di New York
Alcune settimane fa è stata diffusa la notizia dalla società di design Nameless Network di Brooklyn che, il prossimo 13 ottobre, aprirà a New York un Museo della Pizza. I visitatori del museo potranno scoprire le origini e la diffusione di questa invenzione italiana nel mondo, nonché il suo ruolo nella cultura pop e nel costume attraverso l’arte e elementi interattivi.
Come ha raccontato il quotidiano La Repubblica il 26 aprile, il museo, soprannominato MoPi, sarà un’iniziativa di tipo “pop-up”, cioè a tempo determinato. La sua chiusura, prevista per il 28 ottobre, potrebbe essere posticipata