Amici ascoltatori, bentrovati a questa nuova puntata di Advanced Italian! Io sono Nicola e oggi è mercoledì 4 aprile. Cominciamo la trasmissione con la notizia dell’irruzione di alcuni agenti francesi nella sede piemontese dell’ONG Rainbow4Africa che lavora coi migranti. Un gesto che ha generato non poche tensioni tra i due paesi.

Bardonecchia è l’ultimo Comune italiano al confine con la Francia, in alta Val Susa. Negli ultimi tempi sta facendo parlare di sé, perché si è trovato al centro della rotta dei migranti.

Dopo la chiusura delle frontiere a Ventimiglia, al Brennero e al confine di Como con la Svizzera, il piccolo paesino si è ritrovato ad essere, suo malgrado, l’ultima via per poter raggiungere la Francia. Da lì i migranti percorrono una strada che conduce al Colle della Scala, un valico alpino di secondaria importanza che porta fino alla località francese di Névache.

A causa della neve e delle temperature gelide, nel periodo invernale questa strada è sempre chiusa al traffico. Il Comune e le organizzazioni di volontari di Bardonecchia cercano in tutti i modi di scoraggiare i migranti dall’intraprendere un viaggio troppo rischioso a causa delle rigide condizioni climatiche, delle valanghe e del pericolo di finire in un burrone.

Parliamo adesso di Donald Trump e del suo recente attacco al gigante americano dell’e-commerce, Amazon.

Che il presidente americano non fosse un grande estimatore di Amazon e del suo modello economico, non è una novità. Infatti, sin dai tempi della sua campagna elettorale, Donald Trump ha attaccato e criticato il colosso americano dell’e-commerce in molteplici occasioni.

L’ultimo episodio risale a giovedì 29 marzo, quando il presidente americano ha scritto su Twitter: “Avevo già manifestato le mie preoccupazioni riguardo ad Amazon molto prima delle elezioni. A differenza di altri, l’azienda paga allo Stato e ai governi locali poche tasse, o non le paga per niente. Nonostante ciò, usa il nostro si

Trasferiamoci adesso in Italia per discutere della controversa ordinanza con la quale il Comune di Napoli ha imposto ai commercianti il divieto di esporre al pubblico i corpi degli animali macellati.

Nel corso della mia vita e dei miei tanti spostamenti, ho avuto il piacere di vivere per diversi anni a Napoli. Una città che mi torna spesso in mente in occasione delle festività pasquali, quando i miei ricordi mi portano a ripensare al profumo e al gusto dei cibi tradizionali locali.

Durante la mia permanenza ho appreso quali sono i piatti che non possono mancare sulla tavola dei napoletani la domenica di Pasqua. Tra questi ci sono il tortano, il casatiello, la buonissima pastiera e soprattutto l’agnello, che, a Napoli, come in altre città italiane, è considerato un simbolo religioso.

Ricordo

È stata una Pasqua amara per i macellai napoletani, ma anche per gli amministratori della Caritas di Roma, i quali sono consapevoli che dal primo aprile non avranno più la gestione dei ricavi provenienti dalla raccolta delle monetine che giornalmente i turisti lanciano dentro la vasca della Fontana di Trevi.

La Fontana di Trevi è uno dei monumenti italiani più famosi al mondo. Ogni anno milioni di turisti arrivano a Roma per ammirarla, fotografarla e, perché no, anche per gettarci dentro qualche monetina. Infatti, secondo un’antica leggenda chi lancia una moneta di spalle alla Fontana di Trevi, tenendo gli occhi chiusi, tornerà sicuramente a Roma.

Non solo. Secondo un’altra leggenda, se si buttano due monete nella fontana si vivrà una nuova e appassionante storia d'amore, se se ne buttano tre è sicuro che ci si sposerà!

Moneta dopo moneta, giorno dopo giorno, grazie a questa antica tradizione scaram

Cambiamo adesso completamente discorso. Forse ricorderete che l’anno scorso l’Unesco ha premiato l’arte dei pizzaiuoli napoletani come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Ebbene, non ancora appagati di essere il Paese con più riconoscimenti Unesco al mondo, gli italiani voglio implementare questo primato, candidando quest'anno l’antichissima tradizione della no “transumanza”.

La transumanza è una pratica molto antica della pastorizia, che consiste nella migrazione delle greggi o delle mandrie nei pascoli a valle durante la stagione fredda, e in quelli di montagna durante quella estiva.

Il viaggio che affrontano i pastori, insieme ai loro cani e ai loro cavalli, dura per giorni e lo spostamento generalmente avviene seguendo dei sentieri naturali, lungo i quali sono previste una serie di soste in luoghi prestabiliti, noti come "stazioni di posta”.

Quest’attività è, ancora oggi, molto praticata sia nell’area alpina italiana, in particolare nella Val Senales in Alto Adi