Carmen: | È giovedì, 9 novembre 2023. Benvenuti a una nuova puntata del nostro programma settimanale, di livello intermedio, News in Slow Italian. Ciao a tutti. Ciao, Mario. |
Mario: | Ciao, Carmen. Ciao a tutti! |
Carmen: | Nel corso del nostro programma approfondiremo alcune delle notizie più importanti della settimana. Commenteremo, innanzitutto, la dichiarazione rilasciata dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, lo scorso 6 novembre, sul ruolo dell’Unione Europea nel futuro geopolitico di Gaza. Quindi, analizzeremo alcuni dei motivi che potrebbero spiegare la mancanza di successi militari in Ucraina nonostante mesi di combattimenti. Nella sezione scientifica del programma, parleremo di uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology dai ricercatori della Texas A&M University, che suggerisce che la rabbia migliorerebbe la capacità delle persone di raggiungere i propri obiettivi in situazioni difficili. Infine, ci sposteremo a Morgins, sulle Alpi svizzere, per partecipare al primo Campionato mondiale di raclette, inaugurato la scorsa settimana. |
Mario: | Grazie, Carmen. Non sono certo che la rabbia possa aumentare la mia produttività, ma di certo parlare di cibo aumenta il mio appetito. Sono sicuro che c'è uno studio da qualche parte in grado di confermarlo. |
Carmen: | Credo che ce ne sia più di uno, Mario. Ma avremo modo di scoprirlo un'altra volta. Ora occupiamoci della seconda parte del nostro programma: Trending in Italy. Di cosa parleremo oggi? |
Mario: | La prima notizia riguarda un recente regolamento adottato dall'Unione Europea che dovrebbe ostacolare con più forza l'Italian sounding, ovvero quella pratica, spesso ingannevole, di utilizzare immagini, nomi e riferimenti che evocano l'Italia ma che, di fatto, non hanno nulla a che fare con il nostro Paese. Successivamente parleremo di una sentenza giudiziaria che ha riaperto il dibattito pubblico sui cosiddetti "mammoni", un termine italiano usato per descrivere giovani adulti, sia maschi che femmine, che continuano a vivere con i genitori nonostante abbiano abbondantemente superato la maggiore età. |
Carmen: | Grazie, Mario. Iniziamo con la nostra prima notizia! |
Il 6 novembre, la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel chiarire la posizione dell'UE sul conflitto israelo-palestinese, ha proposto cinque "principi fondamentali" per guidare il futuro della Striscia di Gaza una volta terminata la guerra tra Israele e Hamas.
I cinque principi sono:
1. Nessun rifugio sicuro per i terroristi
2. Nessun governo guidato da Hamas
3. Nessuna presenza di sicurezza israeliana a lungo termine
4. Nessun trasferimento forzato di palestinesi
5. Nessun blocco prolungato
Ursula von der Leyen ha ammesso che gli obiettivi sono piuttosto ambiziosi, ma ha an
Sono passati quasi cinque mesi dall'inizio della tanto attesa controffensiva ucraina. Tuttavia, il grande avanzamento ucraino che i leader ucraini e i loro alleati occidentali avevano sperato, non c'è stato. Nonostante mesi di intensi combattimenti, gli ucraini sono avanzati appena 10 miglia sul principale asse strategico di attacco verso il Mar d'Azov.
Il mancato successo ha sollevato una serie di accuse reciproche tra l'Ucraina e l'Occidente. Gli americani si lamentano del fatto che l'Ucraina è tornata a una guerra di logoramento di tipo sovietico. Gli ucraini, a loro volta, sostengono che l'
Il 30 ottobre, il Journal of Personality and Social Psychology ha pubblicato uno studio condotto da ricercatori della Texas A&M secondo cui la rabbia aumenterebbe lo sforzo verso il raggiungimento di un obiettivo desiderato, spesso determinando un maggiore successo. I ricercatori hanno condotto esperimenti che hanno coinvolto più di 1.000 persone e hanno analizzato i dati dei sondaggi di altri 1.400 intervistati, per esplorare il possibile impatto della rabbia sulle persone.
Agli studenti sono state mostrate immagini che suscitano rabbia, desiderio, divertimento, tristezza o nessuna emozione pa
La scorsa settimana, oltre 10.000 appassionati di raclette si sono riuniti in una valle boscosa delle Alpi svizzere per partecipare al primo Campionato Mondiale di Raclette. La competizione che si è tenuta a Morgins, nel Vallese, la regione sud-occidentale della Svizzera, considerata la patria della raclette, ha visto la partecipazione di circa 90 formaggi provenienti da sette Paesi.
La raclette è un piatto autoctono svizzero che risale a secoli fa, all’epoca in cui i pastori di montagna scaldavano il formaggio su un fuoco aperto e ne mangiavano la parte fusa. Questa volta, le mezze ruote di fo
Mario: | Hai sentito che l'Unione Europea ha finalmente messo un freno all'Italian sounding? Mi riferisco a quella pratica, spesso ingannevole, di utilizzare immagini, nomi e riferimenti che evocano l’Italia, pur non avendo nulla a che fare con il nostro Paese. Questo fenomeno è particolarmente diffuso all'estero, dove prodotti con nomi storpiati come “Parmesan” o “Mozarella”, che non sono italiani, vengono presentati come se lo fossero. Questo inganna i consumatori e sminuisce il valore del vero Made in Italy. Dopo una serie di negoziati tra la Commissione europea, il Consiglio Ue e l'Europarlamento, il 24 ottobre è stato stilato un regolamento. Esso non solo stabilisce norme più rigide per proteggere l’autenticità dei prodotti, ma introduce anche forti misure per contrastare l'Italian sounding, come l'obbligo di riportare sulle etichette informazioni dettagliate riguardo ai produttori. |
Carmen: | Un tema che periodicamente torna alla ribalta. nel dibattito pubblico in Italia è quello relativo ai cosiddetti “mammoni”. Parliamo di ragazzi e ragazze, a volte non più tanto giovani, che per vari motivi continuano a vivere a casa con i genitori. Recentemente, ha fatto discutere la storia riportata dai giornali il 26 ottobre, di una donna di 75 anni di Pavia, che ha dovuto ricorrere alle vie legali per convincere i suoi due figli a lasciare la casa familiare. Inizialmente, la difficoltà di trovare un lavoro al termine degli studi ha giustificato, in un certo qual senso, la loro scelta di continuare a vivere nella casa materna, ma una volta trovato un lavoro stabile e adeguatamente remunerato, hanno preferito restare, sotto lo stesso tetto, rendendo difficile la convivenza con la madre. |