Benedetta: | Oggi è giovedì 17 maggio, 2018. Benvenuti al nostro programma settimanale, News in Slow Italian! Un saluto a tutti i nostri ascoltatori! Ciao, Nicola. |
Nicola: | Ciao, Benedetta! Ciao a tutti! |
Benedetta: | Nella prima parte del programma, parleremo di attualità. Inizieremo con il trasferimento dell'ambasciata statunitense a Gerusalemme e le violenze scoppiate a Gaza. Successivamente, parleremo della reazione dell'Italia a una campagna contro l'aborto realizzata a Roma da un gruppo conservatore madrileno. In seguito, commenteremo una legge sul cosiddetto ‘free-range parenting’, approvata di recente negli Stati Uniti. Infine, parleremo della serata conclusiva dell’Eurovision 2018, che si è tenuta domenica scorsa in Portogallo. |
Nicola: | Benedetta, che cosa si intende esattamente con ‘free range parenting’? |
Benedetta: | Ti leggo la definizione ufficiale. Il concetto centrale è: “educare i figli incoraggiandoli a prendere decisioni in modo autonomo, e senza una costante supervisione da parte dei genitori”. |
Nicola: | Beh, io sono stato allevato esattamente in questo modo. Niente di nuovo! |
Benedetta: | Sì, immaginavo che questo sarebbe stato il tuo commento, Nicola. Avremo modo di approfondire questi temi tra un momento. La seconda parte della trasmissione sarà dedicata alla cultura e alla lingua italiana. Nel segmento grammaticale esploreremo l’argomento di oggi: le congiunzioni subordinanti causali. Infine, concluderemo il programma con una nuova espressione idiomatica: “Dare del filo da torcere.” |
Nicola: | Perfetto, Benedetta! Cominciamo! |
Benedetta: | Sì, Nicola, perché aspettare? Diamo inizio alla trasmissione! |
Lo scorso lunedì, gli Stati Uniti hanno formalmente trasferito la loro ambasciata israeliana da Tel Aviv a Gerusalemme, in coincidenza con il settantesimo anniversario della fondazione dello stato di Israele. A poco più di 60 chilometri di distanza, al confine con la Striscia di Gaza, una serie di violenti scontri tra palestinesi e soldati israeliani ha provocato circa 60 vittime mortali e oltre 2.700 feriti tra i palestinesi.
Lo scorso lunedì, un'organizzazione conservatrice madrilena ha fatto affiggere una serie di manifesti a Roma sui quali si poteva leggere la frase "l’aborto è la prima causa del femminicidio nel mondo", accompagnata dall’hashtag #stopaborto. La campagna coincide con il quarantesimo anniversario dell’approvazione della legge che, nel ‘78, legalizzò l’aborto in Italia, e precede una ‘marcia per la vita’, che avrà luogo a Roma sabato 19 maggio.
Sulla sua pagina Facebook, il gruppo CitizenGO afferma che l'aborto ha ucciso milioni di ragazze, provocando, inoltre, "gravi conseguenze fisiche e psicolog
Lo scorso 8 maggio, lo Utah, con una decisione senza precedenti nella storia degli Stati Uniti, ha approvato una legge che consente ai bambini di giocare nei parchi senza la supervisione di un adulto, o di tornare a casa da soli dopo la scuola, liberando i genitori dal timore di essere sottoposti a conseguenze legali negative. La legge in questione, che riconosce il cosiddetto ‘free-range parenting’, potrebbe rappresentare un modello di riferimento per altri stati.
Di fatto, l’impulso per la creazione della legge approvata in questi giorni nello Utah è giunto dallo stato del Maryland, dove tre
Lo scorso sabato sera, la cantante israeliana Netta Barzilai ha vinto il concorso Eurovision di quest'anno con una canzone intitolata Toy. La performance, animata da stravaganti rumori, simili al verso di un pollo, e pannelli decorati con gatti della fortuna giapponesi, ha sconfitto la sensuale Fuego, il brano presentato dalla concorrente di Cipro, e la ballata pop Nobody But You, la canzone che rappresentava l’Austria.
Alla competizione di quest'anno hanno partecipato quarantatré paesi. Per la prima volta dal 2011, nessun paese si è ritirato dal concorso. Sebbene Toy venisse indicata tra le ca
Benedetta: | Di recente ho letto un’indagine pubblicata da Tannico, una nota enoteca online. Pare che gli italiani non scelgano i vini a caso, ma in base a preferenze ben precise determinate da età, sesso, cultura…. |
Nicola: | Non ti seguo. Fammi qualche esempio perché così riesco a capire il tuo discorso. |
Benedetta: | Ad esempio, i Millennials tendono ad acquistare bottiglie che rappresentano uno status symbol, come Dom Pérignon e Franciacorta. Mentre le donne sopra i 35 anni sono amanti delle bevande con le bollicine, come spumanti, prosecchi e champagne. |
Nicola: | Siccome non appartengo a nessuna di queste categorie, mi diresti anche cosa piace bere agli uomini? |
Benedetta: | Certo! Gli uomini sopra i 35 anni sono amanti dei vini rossi, soprattutto quelli che si prestano all’invecchiamento come l’Amarone, il Brunello o il Barolo. Io penso che i risultati di questa ricerca siano attendibili… infatti io adoro i vini con le bollicine. E tu che ne dici? |
Nicola: | Ho una domanda che ti darà filo da torcere: che ne pensi dell’uso di parole inglesi nella lingua italiana? |
Benedetta: | Non vedo nulla di male nell’utilizzo di qualche anglicismo. Tutto sommato, lo faccio anch’io per esprimere certi concetti. Credo, però, che si debba fare attenzione a non abusarne. |
Nicola: | Concordo con te… ma come si fa a tracciare un limite oltre il quale l’uso delle parole inglesi può definirsi eccessivo? |
Benedetta: | È una domanda difficile, che mi dà filo da torcere. Posso pensarci un attimo? |
Nicola: | Lascia perdere… Concentriamoci su argomenti un po’ meno astratti! Diverso tempo fa la prestigiosa Accademia della Crusca ha ripreso il Ministero della Pubblica Istruzione per l’uso eccessivo di anglicismi nei propri documenti. Ne hai sentito parlare? |