Cari amici, buon pomeriggio! Bentrovati al nostro consueto appuntamento settimanale con alcune delle notizie internazionali più interessanti. Vi ricordo che siete in compagnia di Roberto e che oggi è mercoledì 25 maggio.

Vorrei iniziare la puntata odierna dedicando un pensiero alle 66 vittime del volo MS804 della compagnia Egyptair, partito da Parigi e diretto al Cairo, che nelle prime ore di giovedì 19 maggio hanno perso la vita inabissandosi nel mar Egeo, al largo dell’isola di Creta.

Le cause di questa sciagura sono ancora ignote. Le ricerche del relitto proseguono ormai da diversi giorni e soltanto il ritrovamento della scatola nera forse potrà spiegare ciò che è effettivamente accaduto: atto terroristico, guasto aereo o l’ennesima follia dei piloti?

Augurandoci che ciò avvenga in tempi brevi, cambiamo argomento e restiamo in Europa per parlare delle recenti elezioni presidenziali austriache.

Non vi sarà certamente sfuggita la notizia che l’Austria ha finalmente il nome del suo nuovo presidente: si tratta dell’ecologista indipendente Alexander Van der Bellen. L’esponente della sinistra liberale ha, infatti, sconfitto il rivale dell’estrema destra Norbert Hofer. I dati finali, a spoglio completato, hanno visto trionfare i Verdi con un vantaggio del 50,3% sul partito FPÖ, che ha ottenuto una percentuale di voti pari al 49,7%.

Mentre il mondo piange l’ennesima sciagura aerea, la settimana scorsa l’Italia è stata in lutto per la morte dello storico leader politico e fondatore del partito radicale: Marco Pannella. Dedico, dunque, un piccolo spazio del nostro programma per commemorare una delle figure più carismatiche della politica italiana del Novecento.

Nella sua lunga storia politica Marco Pannella è stato un leader piuttosto controverso: amato e odiato, deriso e ammirato, spesso criticato, ma in ogni caso, seguitissimo dagli italiani. Sono stati centinaia i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo civile, culturale e politico. Il premier Matteo Renzi l’ha omaggiato definendolo “un leone della libertà”.

Credo che, almeno in questa circostanza, tutti gli italiani condivideranno le parole del nostro primo ministro. Pannella è stato un uomo dotato di grande carisma e personalità, un politico forte che ha sempre combattuto con estrema caparbi

Il cancro, la terribile malattia di cui era affetto Pannella, ogni anno colpisce tantissime persone. La settimana scorsa una buona notizia dal fronte della lotta ai tumori, ha catturato la mia attenzione: la scoperta di una nuova possibile terapia contro il glioblastoma, una letale e aggressiva neoplasia del cervello.

Domenica 15 maggio, il programma “60 Minutes” della rete televisiva americana CBS, ha mandato in onda un servizio in cui si parlava di un innovativo test clinico in fase di sperimentazione presso il Cancer Institute della Duke University sul glioblastoma.

Per chi non lo sapesse, il glioblastoma è una neoplasia del sistema nervoso, malauguratamente difficilissima da curare, a causa delle numerose recidive che si ripresentano anche dopo le terapie. Ogni anno si contano 1200 nuovi casi in Italia e 12 mila soltanto negli Stati Uniti.

Come si sviluppa un cancro? Le cellule tumorali, per dirla

Cambiamo argomento e parliamo dell’Eurovision Song Contest 2016, del testo della canzone vincitrice interpretato da Jamala e delle polemiche che hanno acceso il verdetto finale.

Sabato 14 maggio a Stoccolma l’ucraina Susana Jamaladinova, in arte Jamala, ha vinto l’Eurovision Song Contest, battendo l’australiana Dami Im, arrivata seconda e il favoritissimo artista russo Sergey Lazarev, arrivato terzo.

Il testo della canzone di Jamala, intitolata “1944”, ricorda vicende avvenute nella Seconda Guerra Mondiale, quando Stalin ordinò alla polizia politica russa di deportare verso l’Asia centrale circa 200 mila Tatari residenti in Crimea, con l’accusa di aver favorito i tedeschi di Hitler. Gran parte dei deportati morì poi nei luoghi di deportazione a causa delle carestie

Ma adesso basta con la Russia! Vi racconto, invece, un fatto curioso...

Una mia amica che adora l’Italia, ma che vive in America, la settimana scorsa mi ha segnalato un articolo intitolato: “Italy squanders €150m in EU grants”. In italiano lo si potrebbe tradurre: l’Italia sperpera 150 milioni di euro di finanziamenti europei. Chiudeva, poi, la sua email con la frase: “It’s very sad”…

Il mensile Art Newspaper, lunedì 16 maggio, ha riportato la notizia che Campania, Calabria e Sicilia hanno visto svanire centinaia di milioni di euro di finanziamenti europei. Queste regioni del sud dell’Italia, non riuscendo a spendere i fondi stanziati dall’Unione Europea per finanziare i progetti culturali e turistici entro la data di scadenza prestabilita, saranno costrette a restituirli a Bruxelles.

La Campania, per esempio, non è riuscita a utilizzare 100 milioni di euro, che avrebbero dovuto finanziare la conservazione delle chiese e dei monumenti del centro storico di Napoli, Patrim