Sono scesi in strada prima dell’alba, lo scorso giovedì, formando lunghe file silenziose sotto una pioggia scrosciante. In mente, un solo pensiero: acquistare una copia — l’ultima copia — dell’Apple Daily. Alcuni, sfidando il maltempo, qualche ora prima, si erano spinti sino al cancello principale dell’edificio che ospitava la sede del giornale, al numero 8 di Chun Ying Street. Volevano lasciare un messaggio, un fiore. Salutare i giornalisti, ringraziarli per il loro impegno quotidiano, il loro amore per la libertà. Loro, i giornalisti e gli altri membri dello staff, osservavano la folla dalle
Matteo è uno studente liceale di diciassette anni, è figlio unico, e vive a Firenze. La sua è una famiglia benestante. Unita, serena. Ora, con l’avanzare della campagna vaccinale e il progressivo allentarsi delle restrizioni anti-Covid, Matteo vorrebbe rivedere i suoi amici, ricominciare a fare sport, andare a ballare. E magari, rivedere la ragazza con cui era uscito qualche volta prima che scoppiasse la pandemia. Insomma, vorrebbe ricominciare a vivere. Liberamente.
Ma c’è un ostacolo, per Matteo: i suoi genitori appartengono alla (verbalmente bellicosa) categoria che in Italia risponde al nom
Mentre l’Ungheria di Viktor Orbán approva una legge volta a impedire che si parli di temi LGBT+ nelle scuole… mentre il Vaticano si intromette — in modo clamoroso — nelle dinamiche del Parlamento italiano chiedendo la modifica di una proposta legislativa volta a bloccare discriminazioni e violenze aventi per oggetto l’orientamento sessuale… ebbene, mentre accade tutto questo… un’impresa digitale fa un saggio passo avanti verso la civiltà, e dimostra di saper captare la sensibilità del nostro tempo. Quella delle nuove generazioni, soprattutto.
All’interno di un condominio, un ragazzo suona il ca
Lombarda, una lunga chioma dai riflessi ramati e due immensi occhi nocciola. Camilla Boniardi è ancora giovane — ha compiuto 31 anni lo scorso 21 giugno —, eppure può già vantare un percorso professionale eclettico. Dopo il liceo classico e una laurea in Giurisprudenza, si è fermata un attimo a pensare, con calma, al suo futuro. Una pausa di riflessione davvero fruttuosa, che l’ha portata a scegliere l’affascinante cammino della comunicazione. O meglio, della “creazione di contenuti di intrattenimento”, come dice lei.
Oggi, Camilla — col nome d’arte di Camihawke — conta su Instagram un milione