Un vertice lungo, lunghissimo. Quattro giorni di incontri e intensi negoziati, di timidi passi avanti e retrocessioni tattiche, per poi arrivare, finalmente, ad un terreno d’intesa. Ad un punto d’incontro che, nei momenti più tesi del summit, era sembrato un’utopia inafferrabile. Una pura illusione.
La svolta è arrivata al termine di un vertice notturno, all’alba di martedì 21 luglio. Alle 5:30 del mattino, il presidente del Consiglio europeo, il belga Charles Michel, pubblicava su Twitter un commento dal tono, allo stesso tempo, sollevato e trionfale: “Deal! Ce l’abbiamo fatta. L’Europa è soli
A Bruxelles, nei giorni del difficile negoziato sul Recovery Fund, ha fatto arrabbiare un po’ tutti. Il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte si è scontrato più volte con lui, apertamente. Il primo ministro ungherese Viktor Orbán lo ha accusato, in modo un po’ sibillino, di avere “uno stile comunista”. Persino il gioviale Antonio Costa, il primo ministro del Portogallo, ha perso la pazienza: “L’opposizione dei paesi frugali non è più accettabile”, ha detto.
Lui, il liberal-conservatore Mark Rutte, primo ministro olandese dall’ottobre 2010, sorrideva, con massima nonchalance. Perfetta
L’idea, nata nella sofferenza della fase più cupa della crisi del Covid-19, ha preso forma poco a poco. Grazie alla sensibile lungimiranza di due amministrazioni locali e al pragmatismo della classe politica nazionale che, per una volta, ha saputo guardare oltre le rigidità dei tradizionali meccanismi della burocrazia.
All’inizio del mese c’era stato il parere positivo della Camera dei Deputati. Poi, lo scorso 16 luglio, è arrivato il sì del Senato che, approvando un emendamento proposto nell’ambito di un decreto governativo, ha conferito alle città di Bergamo e Brescia il ruolo di capitali ita
La modella, una ragazza dai lunghi capelli biondi, indossa una camicia a righe multicolore in perfetto stile anni Ottanta, un top di cotone bianco e un paio di short blu a vita alta. Posa con la mano sinistra infilata in una tasca. E sorride, divertita. Dietro a lei, c’è uno dei più grandi capolavori del Rinascimento italiano: la Nascita di Venere, un’opera realizzata nella seconda metà del Quattrocento dal pittore fiorentino Sandro Botticelli.
Siamo a Firenze, in una delle sale della Galleria degli Uffizi, e la ragazza bionda che vi ho descritto non è una modella qualsiasi. È l’influencer Ch
Nell’estate del 1971, il fotografo parigino Dominique Tarlé si presentò al cancello di Villa Nellcôte, nella meravigliosa cornice di Villefranche-sur-Mer, in Costa Azzurra. Aveva con sé due macchine fotografiche, e qualche vestito. E una gran voglia di immortalare quanto avveniva, in quel momento, nell’intimità di quella sontuosa dimora neoclassica immersa in un bosco di palme e pini marittimi. Lì, quell’estate, c’erano i Rolling Stones.
Il chitarrista della band, Keith Richards, e la sua compagna, la modella e attrice italiana Anita Pallenberg, avevano deciso di affittare la lussuosa proprietà