Messico, una crescente ansia di cambiamento premia López Obrador
“Sono testardo, questo lo sanno tutti”, aveva detto, qualche mese fa, Andrés Manuel López Obrador nel presentare la sua campagna elettorale. La terza. Già, perché AMLO —come lo chiamano i giornalisti— si era candidato alla presidenza del Messico già due volte: la prima nel 2006, e la seconda sei anni dopo, nel 2012. Venendo sconfitto entrambe le volte dal PAN, un partito di centrodestra.
Ora, finalmente, la tenacia di questo navigato politico di solida fede socialista è stata premiata. Domenica 1 luglio, il 53,7% degli elettori messicani l’ha scelto come presidente della Repubblica. Ma a portare López Obrador alla massima carica politica del paese non è stata solo la sua proverbiale tenacia.
Alexandria Ocasio-Cortez, fugace anomalia… o futuro del partito?
Ha la disinvoltura e il sorriso di un’attrice hollywoodiana mentre chiacchiera con il conduttore televisivo Stephen Colbert nella puntata di giovedì 28 giugno di The Late Show With Stephen Colbert. E Alexandria Ocasio-Cortez, in questi giorni, ha più di una ragione per sorridere. Lo scorso 26 giugno, a soli 28 anni, è stata eletta a New York —con il 57% dei voti— alle primarie democratiche, diventando così la nuova candidata del Partito Democratico di New York alla Camera dei rappresentanti. Il suo rivale? Joe Crowley, uno dei politici più influenti del partito, una vera e propria istituzione,
Le ‘regioni rosse’ votano per la destra, fine di un ciclo storico?
Le chiamavano “regioni rosse”, Emilia-Romagna e Toscana, storiche roccaforti politiche della sinistra. E poi del centrosinistra. Ora, le regioni rosse non esistono più. O meglio, per esistere… geograficamente e amministrativamente… esistono ancora. Ma hanno cambiato bandiera. Votando a destra, per lo più. Una tendenza che si indovinava già all’indomani delle elezioni parlamentari dello scorso 4 marzo. E che ora, dopo le due tappe delle amministrative —il 10 giugno al primo turno, e poi con il ballottaggio di domenica 24— non lascia più dubbi.
Quest’anno, sia in Emilia-Romagna che in Toscana,
Matteo Salvini contro Roberto Saviano, dal sarcasmo alle minacce
Che tra lo scrittore Roberto Saviano, autore del celebre romanzo Gomorra, e Matteo Salvini non corresse buon sangue non era un mistero. Tra i due è in atto da tempo un acceso duello verbale. Ma da quando Salvini ha assunto il ruolo di ministro dell’Interno, c’è stata un’escalation. Nelle ultime settimane, Saviano aveva criticato con intensità crescente le prese di posizione del leader leghista, soprattutto (ma non solo) nel campo della politica migratoria.
Salvini, a dire il vero, si era spesso affidato al potere del sarcasmo per reagire alle critiche del suo avversario. Ma la mattina del 21 g
Elena Ferrante riflette sul panorama politico dell’Italia di oggi
Elena Ferrante, la scrittrice italiana contemporanea più amata dal pubblico di lingua inglese —anche grazie al talento della sua traduttrice, Ann Goldstein— da qualche mese collabora con il Guardian, firmando per il prestigioso quotidiano britannico articoli d’opinione a cadenza settimanale. Ferrante delizia i suoi lettori con aneddoti autobiografici e osservazioni filosofiche. Commenti e riflessioni personali sulla religione, la lingua, l’arte, l’identità femminile, l’amore, l’amicizia, il fumo e la psicoterapia… la lista dei temi è ricca e affascinante. Ma, almeno finora, in tutta questa abb