Oggi è mercoledì 27 dicembre e per chi fosse nuovo all’ascolto io sono Stefano.
Il Natale è appena passato e mi domando se tra regali, pranzi e cene con amici e familiari avete trovato il tempo di informarvi sui fatti più interessanti della settimana appena trascorsa. Personalmente, l’argomento di cui ho parlato di più è il risultato delle elezioni in Catalogna. Questa vicenda ha fatto molto discutere e per questo vorrei proporla come Featured Topic per la nostra sessione settimanale di Speaking Studio.
In Catalogna vincono gli indipendentisti
Giovedì 21 dicembre, oltre 5 milioni di catalani si sono recati alle urne per scegliere i 135 deputati del Parlamento regionale, che il 27 ottobre scorso era stato sciolto dal premier spagnolo, Mariano Rajoy, in seguito alla proclamazione della Repubblica catalana.
Una votazione peculiare, questa, non certo perché è avvenuta quasi alla vigilia di Natale, ma perché, per la prima volta nella storia della Spagna post-franchista, un governo regionale è stato sciolto con l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione. Per non parlare poi del fatto che alcuni candidati hanno condotto la loro campagna elettorale dall’estero o addirittura dalla cella di un carcere.
La Polonia populista è sempre più distante dall’UE
Tra Varsavia e Bruxelles il tempo del dialogo è arrivato al capolinea. Giovedì 20 dicembre la Commissione europea ha infatti annunciato di aver invocato per la prima volta nella storia dell’Unione, l’articolo 7 del Trattato di Lisbona contro la Polonia, mettendo sotto accusa uno stato membro.
Un articolo, a cui negli ambienti di Bruxelles ci si riferisce con l’espressione “opzione nucleare”, che mette in atto una serie di procedure volte a garantire il rispetto dei valori fondamentali dell’Unione europea quando questi vengono minacciati.
Nel mirino della Commissione europea c’è il governo naz
Trasferita in Italia la salma di Vittorio Emanuele III, re controverso che appoggiò il fascismo
Domenica 17 dicembre con un volo dell’aeronautica militare da Alessandria d’Egitto è arrivata in patria la salma di Vittorio Emanuele III, penultimo re d’Italia. Non appena arrivate in Italia, le spoglie sono state trasferite al Santuario di Vicoforte, in provincia di Cuneo, dove in serata è stata completata la tumulazione.
Da quanto si legge in un articolo pubblicato il 17 dicembre sul quotidiano Huffington Post, ci sono voluti 15 anni esatti per rendere possibile il rientro, sottolineando che l’operazione è stata condotta sempre in gran segreto, ad eccezione dei giorni che ne hanno anticipato
Al liceo Manzoni di Milano arriva la zona fumatori
Ricordo che, negli anni in cui frequentavo le scuole superiori, non esistevano i divieti contro il fumo e tantomeno i corsi educativi contro il tabagismo. Gli unici a consigliarti di non fumare erano i familiari, adulti che poi erano i primi a farsi vedere con le sigarette tra le dita e quindi, a non dare il buon esempio.
Le cose, oggi, sono un po’ cambiate. Al di là di una maggiore consapevolezza dei problemi causati dal fumo e della vasta mole di informazioni disponibili sul tema, pare che ci sia un maggiore interesse da parte del governo nel cercare di combattere questa dipendenza nociva.
Ma
Bologna come hub italiana della tecnologia
Circa un mese fa leggevo sui giornali che diverse aziende che operano nel campo tecnologico intendono investire sul territorio emiliano oltre 40 milioni di euro. Due di queste, il colosso Ibm e la californiana EON Reality, sarebbero interessate a sviluppare a Bologna due importanti centri di ricerca sulla realtà virtuale e sull’intelligenza artificiale.
Ciò mi ha portato a pensare che l’Emilia-Romagna, una regione che, storicamente, è sempre stata in grado di richiamare investimenti e sviluppare posti di lavoro, stia ambiziosamente pensando di diventare un importante hub italiano per lo svilupp