Austria, l’estrema destra al potere con la nuova coalizione di governo
Chi -- come me -- nei mesi scorsi si era rilassato un po’ dopo le sconfitte elettorali subite dal nazionalismo populista ed euroscettico della destra radicale in Francia e Olanda, può ricominciare a preoccuparsi, ora. Basta volgere lo sguardo verso l’Austria --un paese che nel secondo semestre del 2018 assumerà la presidenza di turno dell’UE-- per provare un brivido di orrore.
Come molti di voi ricorderanno, lo scorso 15 ottobre, il conservatore Sebastian Kurz, leader del Partito Popolare Austriaco e giovane talento della politica nazionale, ha vinto le elezioni legislative, ottenendo il 31,5% dei voti. Il 31enne Kurz, che lunedì 18 dicembre ha giurato come cancelliere federale diventando il più giovane capo di governo d’Europa, non aveva mai nascosto la propria intenzione di allontanarsi dal Partito Socialdemocratico del cancelliere uscente Christian Kern e di voler formare un’alleanza di governo con il Partito della Libertà (FPÖ), una formazione che si colloca nell’area dell’estrema destra. Il motivo ufficiale? Cambiare. Dare una svolta alla politica austriaca.
Un incidente tecnico mette a nudo la cronica fragilità dell’Italia nel campo dell’energia
I primi a diffondere la notizia, la mattina di martedì 12 dicembre, sono i giornali online austriaci. Nell’hub di Baumgarten, nella zona orientale del paese, a una cinquantina di chilometri da Vienna --scrivono-- c’è stata una forte esplosione, seguita da un incendio. Un problema tecnico, con ogni probabilità. Un semplice guasto.
Un semplice guasto, dunque, ma l’allarme sale subito alle stelle, perché quella di Baumgarten non è una struttura qualsiasi. Tutt’altro: da lì passa il gas russo che poi arriva in Italia. Un flusso che, di fatto, rappresenta circa la metà delle importazioni italiane d
Bergamo, arriva a teatro la safety card contro la maleducazione
Una delle cose che più amo nella vita è andare a teatro. Ho cominciato a 15 anni, ai tempi del liceo, con un abbonamento stagionale al principale teatro di prosa della mia città. E non ho più smesso. Del teatro mi piace tutto: la prossimità fisica degli attori, l’ideale complicità che sento con loro per il fatto di condividere la stessa sfera di spazio e tempo, ma anche il silenzio quasi infantile che scende sul pubblico allo spegnersi delle luci e l’avvolgente, rassicurante comodità delle poltrone che, per un paio d’ore, accolgono lo spettatore come il calice di un fiore…
Un bel quadretto, ver
Quest’anno, a Natale, il pandoro sarà ancora più buono
Insieme al panettone, il suo cugino più illustre, il pandoro è un tipico dolce natalizio, originario della città di Verona. La sua pasta morbida e dorata, la sottile crosta color nocciola ricoperta di zucchero a velo, l’intenso profumo di vaniglia lo rendono, almeno secondo me, assolutamente irresistibile. Anche la geometria del pandoro è affascinante: un tronco di cono con sezione a stella, normalmente a otto punte. Tra gli ingredienti principali di questa meraviglia gastronomica: uova, burro, zucchero e burro di cacao.
Ma se oggi vi parlo di questo gioiello natalizio è perché, in questi giorn
Dieta mediterranea, il regime alimentare del futuro
A poco più di un mese dall’apertura, a Bologna, di FICO Eataly World --“il parco agroalimentare più grande del mondo”, un megaprogetto che coniuga spirito commerciale e divulgazione nel campo della sostenibilità ambientale-- la Fondazione FICO è finalmente entrata nel vivo della sua programmazione.
Ad inaugurare l’attività didattica, il ciclo di conferenze FICO Mediterranean Lectures. Il primo intervento, affidato a Marino Niola, antropologo, giornalista e divulgatore scientifico, ha avuto luogo nel pomeriggio di mercoledì 13 dicembre. Quasi una promessa, il titolo della conferenza: Essere e be