Germania, il Bundestag approva il matrimonio omosessuale
“Spero che il voto di oggi non solo promuova il rispetto delle differenze, ma porti anche una maggiore coesione sociale nel nostro paese”. Con queste parole la cancelliera tedesca Angela Merkel ha commentato, lo scorso venerdì 30 giugno, l’approvazione da parte del Bundestag, il parlamento federale, di una legge che estende il matrimonio anche alle coppie omosessuali.
Oltre al matrimonio, per le coppie dello stesso sesso, che da 16 anni avevano accesso all’istituto dell’unione civile e all’adozione del figlio del partner, si apre inoltre la possibilità dell’adozione congiunta.
Migranti, un affare d’oro per le mafie
83.360. Questo il numero dei migranti sbarcati in Italia dal 1º gennaio al 30 giugno 2017. Un numero che segna un aumento del 18,7% rispetto al primo semestre del 2016. Molti di loro sono giovanissimi. Molti, più del 17%, non hanno nemmeno 18 anni. Lo scorso fine settimana soltanto ― secondo i dati raccolti dalla UNHCR, l’Agenzia dell’ONU per i Rifugiati ― sono arrivati nei porti italiani 12.600 nuovi migranti.
Ognuno di loro ha una storia. C’è chi fugge da guerre e conflitti e chi si mette in viaggio alla ricerca di migliori condizioni economiche e sociali, di un avvenire più sereno per i
Compiti delle vacanze, utili o superflui?
In Italia, l’anno scolastico si è concluso da pochi giorni e, come ogni estate, anche quest’anno si è acceso il dibattito sull’utilità (o… l’inutilità) dei cosiddetti ‘compiti delle vacanze’, cioè quella lista di esercizi ― letture, problemi di matematica, piccoli esperimenti scientifici, riassunti, e via dicendo ― che gli insegnanti assegnano ai ragazzi ogni anno, verso la metà di giugno. Compiti, come suggerisce il loro nome, da svolgere durante il periodo delle vacanze estive.
Io, ai tempi della scuola, di compiti delle vacanze ne ho fatti tanti. Tantissimi. Ogni anno, ogni estate. E in
Per i diciottenni italiani fare la patente non è più un sogno
Il mio amico Daniele lavora da vent’anni come istruttore di guida in un’autoscuola milanese. Da questo osservatorio privilegiato ha visto sfilare centinaia di aspiranti guidatori. Il suo, è un occhio allenato. Sa leggere le mode e le nuove tendenze sociali. E ha imparato a riconoscere i cambiamenti di rotta nelle abitudini di consumo dei più giovani.
“Quando ho iniziato a lavorare in questo settore, verso la metà degli anni novanta”, racconta Daniele, “la maggior parte dei miei clienti aveva 18 o 19 anni. All’epoca, i ragazzi non vedevano l’ora di imparare a guidare. Per loro l’automobile