Sembra la scena di un film. La prima inquadratura è per Mario Draghi e Boris Johnson. In piedi, uno accanto all’altro, un po’ impettiti. Alle loro spalle, l’acqua turchese della Fontana di Trevi. Le statue bianche, immacolate. Poco a poco, arrivano anche gli altri protagonisti di quella che sarà una delle foto simbolo di questo G20 2021, organizzato a Roma, nel quartiere dell’EUR. Ci sono Merkel e Macron, in coppia. Lui parla, gesticola un po’ con la mano destra. Lei sembra distratta, alza gli occhi verso il cielo, a seguire, chissà, il volo di un elicottero. Pedro Sánchez, elegantissimo in un
La protesta aveva presto attratto l’attenzione dei media nazionali, che, affascinati dal facile gioco di parole, l’avevano battezzata “Fronte del porto” in allusione al nome italiano di un famoso film con Marlon Brando, On the Waterfront.
Quel giorno — il 15 ottobre — entrava in vigore, per decreto legge, l’obbligo di presentare nei luoghi di lavoro il ‘green pass’, una sorta di passaporto sanitario legato alla campagna vaccinale anti-Covid. La misura, in vigore da settimane negli spazi della cultura, nei ristoranti e nel trasporto pubblico, aveva già causato diversi malumori. E numerose, affo
Non c’è dubbio. Donald Trump ha cambiato per sempre le regole del gioco della comunicazione politica, deformando il perimetro di quanto sia concepibile dire, o pensare, nel contesto di una campagna elettorale. I suoi emuli sono ovunque, nel mondo. Sfacciati, insolenti, gagliardi. Pericolosi. Uno di loro si chiama Éric Zemmour, e, da qualche settimana, fa tremare la classe politica francese.
Una laurea alla prestigiosa ‘Sciences Po’ di Parigi, Zemmour si fa conoscere, a partire dal ‘96, lavorando come giornalista politico per il quotidiano conservatore Le Figaro. Negli anni, partecipa come opin
Confesso che era da un po’ di tempo — da qualche settimana, almeno — che mi chiedevo che fine avesse fatto il nostro ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Assente da giornali e programmi televisivi, Di Maio sembrava svanito nel nulla. Mistero svelato: l’infaticabile Luigi era impegnato negli ultimi preparativi per il lancio del suo primo libro, un’autobiografia dal titolo romantico — Un amore chiamato politica —, edita da Piemme e uscita ufficialmente lo scorso 26 ottobre.
Un libro, quello di Di Maio, che, come tutte le autobiografie, fa leva sul fascino magnetico del ‘dietro le quinte’. Sulla
Sono molte le opere d’arte che, in Italia, languiscono nei depositi dei musei, tra polvere e ragnatele. Da quando, però, nel novembre 2015, lo storico dell’arte tedesco Eike Schmidt è diventato direttore delle Gallerie degli Uffizi, almeno a Firenze, si respira un’aria nuova. Con una solida formazione in arte moderna e medievale, Schmidt vanta un percorso professionale eclettico — è stato curatore alla National Gallery of Art di Washington e al Getty Museum di Los Angeles — e una gran voglia di combattere l’immobilismo della burocrazia italiana.
È grazie a lui, infatti, se quest’anno possiamo