È la fiducia, più che il denaro, ciò che fa girare il mondo. Parola di Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l’economia nel 2001. Domenica 28 novembre, la maggioranza degli elettori svizzeri ha dato un’ottima prova di fiducia. Fiducia nella scienza, nella competenza delle autorità sanitarie locali e nell’azione del governo. Quel giorno, nel paese alpino, si celebravano due referendum aventi come oggetto la strategia governativa nella gestione dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia del Covid. Il primo quesito sul quale gli elettori erano chiamati ad esprimere un parere, positivo o negativo,
Le elezioni presidenziali brasiliane si celebreranno nell’ottobre dell’anno prossimo, e lui, che del Brasile è stato presidente per ben due volte, dal 2003 al 2011, non ha ancora ufficializzato la sua candidatura. Eppure, sono diversi i sondaggi che lo danno vincitore contro il populista di estrema destra Jair Bolsonaro. Lui, Luiz Inácio Lula da Silva, dice che, prima di candidarsi formalmente, deve costruire intorno a sé una grande alleanza di forze democratiche. Sviluppare un programma forte, credibile, responsabile. Una squadra e un programma capaci di ricucire il tessuto sociale del paese.
Sono passati diversi anni, ma ricordo come fosse ieri la sensazione di pace che mi invase il pomeriggio che visitai le rovine di Pompei. Un pomeriggio d’estate, caldo e secco, mosso da un vento leggero che soffiava dal mare. Per qualche misteriosa ragione, il sito archeologico sembrava deserto quel giorno. A camminare su quel reticolo di vie inondate dal sole c’eravamo solo io e l’amico che mi accompagnava, Francesco. Oltre il cancello, regnava un tempo diverso, dilatato. Il traffico della vicina autostrada era un brusio lontano, e l’allegro caos di Napoli… l’immagine di una cartolina sbiadita
In una delle prime scene di Strappare lungo i bordi — una serie animata creata dal fumettista romano Zerocalcare, disponibile ora su Netflix — c’è un delizioso momento metanarrativo: il protagonista della storia, Zerocalcare in versione fumetto, siede annoiato su un divano rosso, davanti alla TV, intento a spulciare il catalogo di… Netflix. Ha un po’ di tempo libero, quella sera, e vuole rilassarsi in pace. Un’infinità di film e serie TV sfilano davanti ai suoi occhi. Invano. Niente sembra conquistare il suo interesse. Alla fine, è quasi l’alba, e il nostro eroe va a letto frustrato. “Se su 8.
Dopo il successo di Persona, l’album italiano più venduto del 2020, il rapper Marracash, lo scorso 19 novembre, è tornato con una nuova proposta: Noi, loro, gli altri. Ma mentre Persona era un percorso intimo e introspettivo, una lucida riflessione dai toni esistenzialisti, il nuovo disco di Marracash punta con coraggio i riflettori sul mondo esterno. Sul momento storico che stiamo vivendo.
“Non credo che il mondo torni più quello di prima, e nemmeno lo spero”, canta Marracash in uno dei pezzi forti del disco, Io, alludendo a uno scenario post-pandemico. Un brano dedicato alle bugie che spesso