Cari amici ascoltatori, bentrovati a questo nuovo appuntamento con il nostro programma! Io sono Nicola e oggi è mercoledì 5 settembre. Iniziamo la puntata odierna, parlando dei funerali del senatore americano John McCain e degli attacchi politici al presidente Donald Trump.

Sabato 1 settembre si sono svolti alla National Cathedral di Washington i funerali solenni di John Sidney McCain, senatore repubblicano ed eroe di guerra scomparso il 25 agosto all’età di 81 anni, dopo una lunga battaglia contro un tumore al cervello.

A rendere l’ultimo saluto al senatore dell’Arizona c’era tutto il gotha politico americano: oltre alla famiglia, c’erano i tre ex presidenti George W. Bush, Bill Clinton, Barack Obama con le mogli, gli ex vicepresidenti Gore e Cheney, gli ex segretari di Stato Albright, Kerry e Kissinger e in rappresentanza dell’attuale presidenza erano presenti Ivanka Trump con il marito, il segretario alla Difesa Mattis, il capo dello staff della Casa Bianca Kelly e il consigliere per la sicurezza nazionale Bolton. Grande assente annunciato alla cerimonia Donald Trump, che, su esplicita richiesta di McCain, non è stato invitato alle esequie a causa di rapporti politici e personali conflittuali.

Trasferiamoci ora nel Regno Unito, dove il governo della premier Theresa May sta pensando di vietare ai minori la vendita delle bevande energetiche per ragioni legate alla salute pubblica.

Gli “energy drinks” nell’immaginario collettivo sono considerati bevande salutari, dissetanti e, soprattutto, energizzanti. Ricordate quella pubblicità che diceva che una Red Bull “ti mette le ali”?

Slogan come questo hanno reso le bevande energetiche molto popolari, soprattutto tra i giovani, molti dei quali le bevono anche durante le attività sportive.

Numerosi studi, però, hanno rivelato una realtà ben diversa da quella mostrata nelle pubblicità. Innanzitutto non c’è nessuna evidenza scientifica che sostanze come la caffeina e la taurina, contenute all’interno di queste bevande, forniscano r

Trasferiamoci adesso in Italia e precisamente nel piccolo paesino siciliano di Casteldaccia, dove sta facendo discutere il caso della figlia di un boss della mafia locale entrata a far parte della polizia municipale.

A Casteldaccia, piccolo Comune alle porte di Palermo, in Sicilia, non c’è festa più sentita di quella che si svolge alla fine di agosto in onore di San Giuseppe. Per l’occasione al paese tornano tutti, persino gli emigrati siciliani che ora vivono altrove.

Domenica 19, durante la solenne processione della statua del santo per le vie del centro, tra la moltitudine di partecipanti non è passata inosservata la presenza di Alessandra Virruso con indosso la divisa della polizia municipale.

La donna è conosciuta in paese per essere la figlia di un noto mafioso affiliato ai Corleonesi, clan che ha d

Passiamo adesso a parlare del rapporto biennale dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario italiano e della ricerca, secondo il quale sempre più studenti italiani scelgono di studiare ingegneria.

Mercoledì 29 agosto, il quotidiano Repubblica ha diffuso i dati del rapporto biennale di Anvur, l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario italiano e della ricerca.

Analizzando i dati relativi alle immatricolazioni nelle università italiane, la ricerca, condotta dall’ente pubblico, ha confermato la tendenza a privilegiare la scelta delle discipline ingegneristiche rispetto a quelle umanistiche. In altre parole, continua a salire il numero degli iscritti ai corsi di ingegneria, mentre è in costante calo il numero delle immatricolazioni ai corsi di studio in giurisprudenza.

Sec

Terminiamo la puntata odierna con una bella storia che ci arriva dal Salento, in Puglia, dove una coppia di giovani, vittime di una truffa, hanno ricevuto l’aiuto di un intero paese.

Laura Bondielli e Gianluca Pucci, una coppia residente nel comune di Massa, in Toscana, avevano deciso di trascorrere intorno alla metà di agosto alcuni giorni di vacanza a Uggiano la Chiesa, piccola località pugliese, che sorge a poca distanza dalla celebre Otranto.

Dopo un lungo viaggio in macchina di circa 10 ore, non appena giunti a destinazione, i due hanno ricevuto le prime avvisaglie di essere stati vittima di una truffa quando, chiamando il recapito telefonico ricevuto al momento della prenotazione, il telefonino risultava irraggiungibile.

Nonostante ciò, Laura e Gianluca non si sono per