Andare/Essere in brodo di giuggiole è una
locuzione che allude a uno stato emotivo di estrema
felicità. Significa
essere al settimo cielo,
gongolare di gioia,
sciogliersi per la felicità.
Alcune testimonianze scritte risalenti al Seicento e al Settecento attestano le origini toscane dell’espressione. Si tratta di un’alterazione dell’espressione originaria
andare in brodo di succiole. Le succiole,
castagne lessate con la buccia, sono ben diverse dalle giuggiole, che sono
frutti visivamente simili alle
olive di colore
nocciola scuro e
di sapore dolce, simile a quello di un
dattero. Oltre ad essere consumate come frutta, le giuggiole possono essere usate in cucina per preparare
dolci,
confetture e marmellate e in medicina per realizzare
sciroppi per la tosse. Le giuggiole
essiccate, inoltre, sono l’ingrediente fondamentale per la preparazione di un liquore molto dolce, chiamato appunto “brodo di giuggiole”.