“Siate affamati, siate folli”. Con queste parole, pronunciate nel 2005 a Stanford, Steve Jobs ha offerto a una generazione di imprenditori il mantra perfetto. Una frase, un ideale e un mondo da conquistare a forza di intuizioni, energia e caparbietà.
Tutte caratteristiche che Adam Neumann sembrava avere nel 2011, anno in cui ha co-fondato WeWork: un’azienda basata sull’idea di subaffittare spazi di lavoro, nel decennio per eccellenza delle start-up, del coworking, dei computer portatili e dei cellulari sempre a portata di mano.
Neumann non aveva solo un’idea accattivante, ossia rendere il posto
Le prossime elezioni presidenziali in Francia sono previste per il 2027, e non vedranno tra i loro candidati Emmanuel Macron. L'attuale presidente, infatti, ha raggiunto il limite di mandati previsti dalla Costituzione.
Nel 2027, Macron festeggerà così l’ultimo dei suoi dieci anni alla guida del Paese. Di sicuro, in futuro, si parlerà di “Era Macron” ripensando alla Francia di questo periodo.
Certo, l’essere il capo dello Stato francese ha costituito per lui un palcoscenico privilegiato. Ma bisogna anche riconoscere i meriti, oggettivi, del Macron statista, il fiuto del politico ambizioso e cari
Tra gli uomini più fortunati di Francia c’è un medico ultraottantenne. Jean, questo il nome del protagonista della nostra storia, nel 2016, si trova a frugare tra alcune carte che il padre gli aveva lasciato in eredità.
Mentre mette in ordine, in mezzo alle scartoffie, Jean trova un disegno ben fatto, benché abbozzato. Non sembra frutto della mano del padre.
Il disegno rappresenta un uomo a torso nudo, legato a un albero. L’uomo ha la testa leggermente piegata, mentre il volto è animato da un’espressione estatica, che stride con la torsione del corpo sofferente. Sul retro del bozzetto, Jean ved
“La mia generazione ha perso”, cantava Giorgio Gaber nel 2001. Un verso che dava il titolo anche a uno dei suoi album, scandito con voce a tratti nostalgica, a tratti ironica e beffarda.
Gaber sarebbe morto due anni dopo, nel 2003, lasciando un vuoto incolmabile. Frase che suona banale, ma che in questo caso è di una verità cristallina. Perché Gaber è stato un personaggio unico, inimitabile, nel panorama musicale italiano.
Per ricordarlo, è uscito nelle sale, a inizio novembre, Io, Noi e Gaber, un documentario, firmato dal regista e sceneggiatore romano Riccardo Milani, che ripercorre la carri
Il 5 novembre, verso le sette di sera, in alcune zone d’Italia, telecamere e cellulari hanno iniziato a riprendere immagini a dir poco suggestive. Uno sfavillare di colori rossi e purpurei nel cielo, al posto del canonico buio serale, ha incantato gli sguardi in varie zone del Paese, dal Trentino fino alla Puglia, nel Meridione.
Immagini e video di questo spettacolo hanno inondando i feed dei social media. In modo forse un po’ affrettato, si è parlato di un fenomeno molto raro a certe latitudini, l’aurora boreale, più comune nei cieli di Paesi come Norvegia o Islanda.
Il fenomeno si manifesta c