Estrema destra e corruzione, la credibilità in pericolo
Sabato 18 maggio, a Vienna, si è improvvisamente dissolta l’alleanza di governo tra il Partito Popolare Austriaco —la formazione conservatrice del cancelliere Sebastian Kurz— e il Partito della Libertà Austriaco, appartenente all’area dell’estrema destra populista e guidato (fino a sabato scorso) da Heinz-Christian Strache, un odontotecnico prestato alla politica. Un esperimento effimero —un anno e cinque mesi appena—, conclusosi nel peggiore dei modi: con un grave scandalo di corruzione.
Questa storia comincia nell’autunno del 2017, quando Sebastian Kurz, dopo il successo elettorale del suo partito alle elezioni legislative del 15 ottobre, avvia le consultazioni per la formazione del nuovo governo, come cancelliere designato.
Ministro nei ritagli di tempo
Matteo Salvini è sempre stato un uomo molto indaffarato. Ma negli ultimi tempi, il ministro e leader della Lega sembra essere davvero onnipresente, capace di apparire, nello stesso giorno, in luoghi molto lontani fra loro. Comizi, eventi ufficiali, feste di paese. Talk show televisivi a Roma e Milano. Senza dimenticare, naturalmente, le dirette Facebook… e le serate al cinema con la fidanzata. Salvini, insomma, sembra avere il dono dell’ubiquità. O, per meglio dire: Salvini sembra essere ovunque, tranne che nel suo ufficio al ministero che presiede…
Come racconta il quotidiano Repubblica in un
Se la libertà di espressione è in pericolo
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Quello che vi ho appena recitato è il primo paragrafo dell’articolo 21 della Costituzione italiana, dedicato alla libertà di espressione. Ma nel clima politico attuale, purtroppo, il messaggio dell’articolo 21, uno dei pilastri della nostra democrazia, sta perdendo forza.
Lo sa bene Rosa Maria Dell’Aria, professoressa di italiano all’istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III di Palermo. Sabato 11 maggio, la signora Dell’Aria è stata sospesa dall’insegnamento per
Televisione pubblica, tra censura e competitività
Lo scorso lunedì 13 maggio, è stata trasmessa l’ultima puntata del talk show Che fuori tempo che fa. La trasmissione, che andava in onda ogni lunedì sera su Rai1, chiude la programmazione con tre settimane di anticipo. Secondo una spiegazione offerta dall’ufficio stampa di Rai1 —il canale televisivo principale dell’azienda concessionaria del servizio pubblico italiano—, la decisione di tagliare le ultime tre puntate della trasmissione sarebbe stata presa dalla direttrice del canale, Teresa De Santis, una giornalista e autrice televisiva politicamente vicina alla Lega.
Al posto di Che fuori temp
Alla Biennale di Venezia una riflessione sul rapporto tra arte e migrazioni
La modella Bianca Balti scende, lentamente, la scalinata della Basilica di Santa Maria della Salute. Davanti a lei, le piccole onde verde giada del Canal Grande. È sabato 11 maggio, il giorno dell’inaugurazione della 58esima Biennale di Venezia. Bianca indossa un abito di cotone color avorio con il simbolo dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR). Quell’abito, un tempo, è stato una tenda, una delle tante che popolano il campo profughi di Zaatari, in Giordania. La tenda di una famiglia di rifugiati siriani.
La sfilata è parte integrante del progetto Dress for Our Tim