Un nuovo attacco alla libertà di stampa
Che il Movimento 5 Stelle e il suo leader Luigi Di Maio non sentano una grande simpatia per il mondo del giornalismo… è ormai cosa risaputa. Da tempo il vicepremier tuona contro il settore, colpevole —secondo lui— di criticare il governo in modo tendenzioso. Di Maio ha più volte accusato di faziosità persino due prestigiosi quotidiani come Repubblica e il Corriere della Sera.
Per questo, la bufera che si avvicina, sempre più minacciosa, contro il settore dell’editoria non dovrebbe sorprenderci. Lo scorso 12 settembre, Di Maio scriveva sul suo profilo Facebook: I giornali ormai ogni giorno inquinano il dibattito pubblico, e la cosa peggiore è che lo fanno grazie anche ai soldi della collettività. Nella legge di bilancio porteremo il taglio dei contributi pubblici. Questo non è giornalismo, è solo propaganda per difendere gli interessi di una ristretta élite che pensa di poter continuare a fare il bello e il cattivo tempo. Non sarà più così. Il nostro Paese ha bisogno di un'informazione libera e di editori puri, senza altri interessi che non siano quelli dei lettori.
L’Ungheria scende in piazza contro il governo di Viktor Orbán
Per anni ha detto loro che li avrebbe protetti. Che li avrebbe difesi dall’invasione dei migranti che arrivavano in Europa dall’Africa e dall’Asia, per terra e per mare. Migranti che, a sentire la retorica governativa, erano un costo sociale, una fonte di concorrenza sleale sul mercato del lavoro e, soprattutto, una minaccia per l’omogeneità etnica e culturale del paese. Così, anno dopo anno, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha coltivato un invidiabile successo politico. Grazie agli ottimi risultati elettorali del suo partito —Fidesz—, Orbán è saldamente alla guida dell’Ungheria dal 20
Milano, lunga ovazione per il presidente Mattarella
Un applauso lungo cinque minuti. Caloroso, sincero, commosso. È così che il Teatro alla Scala di Milano ha salutato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, venerdì 7 dicembre, alla prima di Attila, l’opera di Giuseppe Verdi che ha aperto la stagione lirica 2018-2019.
Provate a immaginare la scena: il pubblico in piedi —un tripudio di smoking, papillon e lussuosi abiti da sera—, ad applaudire per cinque minuti di fila. Un’eternità.
Il direttore d’orchestra Riccardo Chailly attende —in piedi, la bacchetta nella mano destra— che l’ovazione sfumi nel silenzio per volgersi verso i music
Quale futuro attende il ‘bosco dei violini’?
La storia che vi sto per raccontare ci porta in Val di Fiemme, sulle Dolomiti della provincia di Trento. Lì, una volta, c’era il ‘bosco dei violini’. Un bosco magico, unico al mondo, fatto di alberi esili ed eleganti, dritti come colonne. Abeti rossi, alti fino a 40 metri. Alberi che per secoli hanno offerto il loro legno per la realizzazione del piano armonico di preziosi strumenti musicali. Violini, viole e violoncelli. Ma anche arpe, chitarre e casse armoniche per pianoforti e clavicembali.
C’è chi dice che il celebre liutaio Antonio Stradivari amasse venire personalmente in questo bosco, da
Niente compiti a casa, è Natale!
La dinamica è sempre la stessa. C’è chi difende energicamente i ‘compiti delle vacanze’, per il loro valore didattico ed educativo, e chi li critica, con altrettanta convinzione. Normalmente, la polemica scoppia a giugno, con l’avvicinarsi delle vacanze d’estate. Ma quest’anno, c’è una novità interessante: in attesa delle focose polemiche estive, qualcuno… ha pensato di avviare una specie di anteprima invernale. Così, tanto per fare un po’ di allenamento…
Quel qualcuno… è il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. Lunedì 10 dicembre, a Roma, durante un incontro nazionale dedicato ai ragazzi de