L’Asl di Roma contestato per le misure adottate contro la peste suina
15 September 2022
Alessandro: | Nelle ultime settimane si è parlato parecchio della decisione dell’azienda sanitaria locale (ASL) di Roma di abbattere tutti i maiali e cinghiali dell’associazione “Sfattoria degli Ultimi”, un rifugio animalista a nord della città che ospita e accudisce circa 140 suini. Il provvedimento è stato disposto dalle autorità locali, allo scopo di contenere la diffusione della peste suina africana, una malattia virale che colpisce particolarmente questo tipo di animali. L’infezione ha iniziato a diffondersi in Europa con un nuovo ceppo virale, rilevato per la prima volta in Italia nel gennaio del 2022 in una zona rurale tra Piemonte e Liguria. Il virus è molto resistente e piuttosto letale per i suini, mentre per gli esseri umani e la maggior parte degli animali non rappresenta alcun pericolo, sebbene possano contribuire involontariamente a diffonderlo. Roma ha registrato i primi casi di malattia a maggio e, non essendoci cure, le autorità locali hanno approvato una serie di misure per limitare la diffusione del virus negli allevamenti. Una di queste, prevedeva l’abbattimento degli esemplari infetti e a rischio di contagio. I gestori della Sfattoria degli Ultimi sostengono che nessuno degli animali della struttura è malato, ma l’ASL romana ne ha comunque stabilito la soppressione, scatenando le ire e le proteste delle associazioni animaliste. |