Si discute ancora del controverso rigassificatore di Piombino
4 August 2022
Stefano Ember / Shutterstock
Mario: | Nelle scorse settimane, si è tornato a parlare del progetto del rigassificatore di Piombino, un tema che da mesi è al centro di accese polemiche. Ma facciamo un attimo mente locale! Dopo l’invasione dell’Ucraina, il governo italiano ha deciso di predisporre un piano per l'installazione di nuovi impianti destinati alla produzione di energia, con l’obiettivo di ridurre in breve tempo la forte dipendenza dal gas importato dalla Russia. Uno dei primi passi è stato assicurarsi forniture alternative di gas naturale liquefatto, comprandolo da altri Paesi come l’Algeria. In secondo luogo, il governo italiano ha cominciato a dotarsi di rigassificatori galleggianti, ovvero grandi navi dotate di impianti in grado di riportare il gas liquefatto allo stato gassoso, per poi trasferirlo nei gasdotti della rete di fornitura nazionale. Trattandosi di navi e non di piattaforme offshore, il governo ha indicato tre città in grado di ospitare nei loro porti questi grossi impianti galleggianti: Ravenna, Taranto e soprattutto Piombino, teatro sin dallo scorso aprile di forti proteste e contestazioni. |