Il mistero della morìa di pesci nel Tevere
16 September 2021
Alessandro: | Un intricato mistero sta scuotendo gli ultimi giorni dell'estate romana. Il Tevere, il celeberrimo fiume che attraversa la capitale, dallo scorso 26 agosto ha le sponde piene di pesci morti. I corpi senza vita di carpe, cefali e pesci siluro sono stati avvistati dappertutto, da Castel Sant’Angelo alla foce del Tevere, che si trova nei pressi del litorale di Fiumicino, a chilometri di distanza dal centro storico. Un fenomeno tanto inusuale non poteva passare in sordina, soprattutto per le mefitiche esalazioni causate dalle carcasse dei pesci. Chi vive e lavora nelle aree di Roma che si affacciano sul fiume, ha parlato di un odore così forte e nauseabondo da essere quasi irrespirabile. Non a caso bar e locali lungo il Tevere sono senza clienti. Uno spettacolo triste e desolante che è andato avanti per diversi giorni, soprattutto a causa di Comune e Regione che, invece di intervenire per risolvere il problema, perdevano tempo rimpallandosi a vicenda le responsabilità. In quei giorni, i militari della Capitaneria di porto hanno raccolto vari campioni e li hanno consegnati agli esperti del Servizio veterinario locale e dell’Istituto zooprofilattico di Roma, che hanno ricevuto l’incarico di svolgere le dovute analisi e accertare le cause del decesso. |