A Napoli scoppia la polemica sui murales della criminalità
1 April 2021
CIRO FUSCO/EPA-EFE/Shutterstock
Alessandro: | C’è una questione a Napoli, che va avanti da mesi e che merita di essere raccontata. Parlo del moltiplicarsi, in alcuni quartieri della città di murales, altarini e lapidi realizzate in memoria dei giovani della Napoli criminale. Allo scopo di arginare il fenomeno, il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha lanciato un piano, per la rimozione a tappeto di tutte le installazioni abusive, riconducibili alla criminalità organizzata. L’operazione ha avuto inizio il 10 marzo e, in alcune circostanze, ha incontrato l’opposizione dei cittadini. Uno dei casi più eclatanti è quello che riguarda la gigantografia, dedicata al 15enne napoletano Ugo Russo, ucciso da un carabiniere fuori servizio, durante un tentativo di rapina. Nel quartiere di Montecalvario, nel centro storico della città, i familiari di Ugo Russo, insieme a un gruppo di residenti, sono riusciti a bloccare la rimozione del murales, presentando ricorso al Comune. La petizione è stata firmata da oltre mille cittadini, tra cui figurano anche alcuni scrittori, avvocati, musicisti, ex magistrati, cantanti e artisti di strade. Questo, com’era prevedibile, ha scatenato nella città partenopea un accesissimo dibattito. |