Il governo turco reagisce al fallito colpo di stato avviando epurazioni su vasta scala
Lo scorso venerdì notte, un settore dell’esercito turco ha cercato di rovesciare il governo con l’obiettivo —secondo quanto dichiarato dai golpisti— di “proteggere la democrazia dal presidente Recep Tayyip Erdogan”. Centinaia di persone sono morte o sono rimaste ferite nei violenti scontri che hanno avuto luogo nella capitale, Ankara, e a Istanbul nel corso della notte di venerdì.
In seguito, nella giornata di sabato, il primo ministro Binali Yildirim ha annunciato che il colpo di stato era stato sventato. Una folla festante di manifestanti pro-governativi ha invaso le strade. Il presidente Erdogan ha annunciato una severa rappresaglia nei confronti delle persone coinvolte nel fallito colpo di stato, e ha accusato il leader religioso Fethullah Gülen di essere la mente occulta dietro la sollevazione. Gülen, un ex alleato di Erdogan, vive in esilio volontario negli Stati Uniti.