Iniziamo subito col dire che il conto alla rovescia è già cominciato: mancano ormai solo 20 giorni alle elezioni presidenziali americane. I colpi di scena non si sono fatti mancare in questa corsa alla Casa Bianca e non ho dubbi che i meriti vadano in gran parte a lui, al ricco “palazzinaro" yankee. Vi spiego il perché…
Elezioni USA: per Trump è tutto un bluff
Eh sì cari amici, grazie a Donald Trump i giornalisti di tutto il mondo lavorano a ritmo serrato da mesi, versando fiumi d’inchiostro, riempiendo i giornali con i dettagli di una campagna elettorale davvero stravagante, fatta di pochi contenuti e di tante chiacchiere, illazioni, accuse e molto gossip.
Se da un lato sono rimasto deluso dalla pochezza del dibattito politico, dall’altro sono rimasto sconcertato da quanta attenzione mediatica si sia creata intorno ai due candidati. Come se le elezioni fossero diventate una forma d’intrattenimento televisivo. In un’epoca come la nostra in cui spopolano i talent e i reality show, non ci si dovrebbe stupire più di tanto, forse! C’è da dire che soprattutto il candidato repubblicano con le sue dichiarazioni, le prese di posizione e gli scandali ha fatto del suo meglio per dare a questa campagna un taglio il più televisivo possibile.
Clowns: minaccia globale o pagliacciata?
Prima negli Stati Uniti e in Canada, poi in Australia e in Nuova Zelanda, adesso anche in Europa sta impazzando un’insana follia, quella dei pagliacci inquietanti. Individui che si travestono da “clown cattivi” e si divertono a terrorizzare adulti e bambini con apparizioni improvvise nei giardini pubblici e nelle zone scolastiche con mazze e coltelli. Qualche scalmanato ha persino cercato di introdursi dentro case e garage.
Che siano solo burle di cattivo gusto? Forse… Il fatto è che questa folle mania di travestirsi da clown è in aumento un po’ dappertutto. C’è chi ha pensato si trattasse
Scompare il premio Nobel Dario Fo
Come sicuramente avrete letto su tutti i principali giornali, giovedì mattina si è spento all’età di 90 anni Dario Fo.
“È morto il giullare sommo” ha titolato il Corriere della Sera, facendo riferimento all’utilizzo nei suoi spettacoli teatrali del cosiddetto Grammelot, un linguaggio tratto dalla commedia dell’arte medioevale in cui si riproducono le cadenze e suoni della lingua parlata, ma senza usare le parole.
Per farvi capire meglio di che cosa si tratta, pensate al modo in cui si esprime Daffy Duck, o al cartone animato americano Family Guy, quando il protagonista Peter Griffin ten
Il bagno della discordia
Con centinaia di migliaia di immigrati che ogni anno sbarcano sulle coste italiane, capita sempre più spesso di leggere sui giornali notizie di grandi e ammirevoli gesti di accoglienza e umanità e, allo stesso tempo, di piccoli e ignobili atti di discriminazione.
L’ultimo deplorevole esempio di emarginazione è accaduto in una scuola privata di Cagliari, in Sardegna, dove alcuni genitori si sono lamentati per l’arrivo di due piccoli profughi di origine egiziana ed etiope.
Madri e padri hanno ferocemente protestato e chiesto alle insegnanti e alle suore che gestiscono la scuola di allontan
Amore è amore, a prescindere dalla fede
Come molti sapranno la discussa legge Cirinnà, in vigore dal 5 giugno scorso, ha, di fatto, legalizzato l’unione civile tra le coppie omosessuali. Si tratta di un riconoscimento molto importante, non soltanto perché rende legittimo l’amore tra persone dello stesso sesso, ma anche perché rappresenta un importante strumento di lotta ai pregiudizi.
Preconcetti che i giornali italiani mantengono quotidianamente raccontando tra il serio e il faceto storie di matrimoni gay, pubblicando foto che ritraggono coppie abbracciate e sorridenti accanto ai sindaci delle città in cui si sono ufficialmente
Roma dice no alle Olimpiadi
Martedì 11 ottobre il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, ha scritto una lettera al CIO, il Comitato Internazionale Olimpico, in cui comunicava ufficialmente il ritiro dell’Italia dalla corsa per aggiudicarsi i Giochi del 2024.
Come vi ho anticipato, la città era in lizza, con buone probabilità di vittoria, per ospitare le Olimpiadi che seguiranno quella di Tokyo del 2020. Giovedì 29 settembre, l’assemblea comunale capitolina ha bocciato ufficialmente la proposta di candidatura, ritenuta irresponsabile dal gruppo grillino a causa dei pesanti debiti che già