Cari ascoltatori, benvenuti a una nuova puntata del nostro programma! Oggi è mercoledì 12 giugno 2024. Io sono Mario, e vi terrò compagnia con alcuni dei fatti più interessanti accaduti nel mondo e in Italia. Cominciamo dal Sudafrica, che il 29 maggio scorso ha visto il partito al potere da trent'anni perdere per la prima volta la maggioranza assoluta. Sì, si tratta proprio dell’African National Congress, il partito di Nelson Mandela, storico protagonista della lotta all’apartheid.

"Il nostro popolo ha parlato. Ci piaccia o meno, ha parlato". Le parole che ho appena citato sono del presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, cui è toccato commentare la storica sconfitta del suo partito, l’African National Congress. Ovvero il partito che fu di Nelson Mandela, e che in Sudafrica è stato al potere dal 1994. Fu quello l'anno che vide le prime elezioni dopo il superamento del regime di segregazione razziale, istituito nel Paese nel 1948.

Nessuno resta al potere per sempre e, in politica, a volte si vince, a volte si perde. E alle elezioni del 29 maggio all’African National Congre

C'è un altro orologio che simbolicamente dovrebbe attirare la nostra attenzione. Mi riferisco a quello che segna quanto tempo resta per affrontare l'emergenza climatica. E le notizie al riguardo non sembrano buone.

La notizia è di quelle che sarebbero dovute apparire sulle prime pagine dei giornali. Secondo Copernicus, il programma dell'Unione europea che monitora il pianeta Terra e l'ambiente, maggio è stato il dodicesimo mese di fila con un caldo record. Ciascun mese dal giugno 2023 al maggio 2024 ha registrato le temperature medie globali più alte di sempre dal 1850, con una differenza di circa 1,5 gradi Celsius.

Per gli scienziati, il 92% del caldo è stato causato dall'uomo, mentre il restante 8% è dipeso da El Niño, un fenomeno climatico che nell’oceano Pacifico centrale provoca un aumento di tempera

Con la prossima notizia, torniamo a parlare di uno sportivo italiano, il tennista Jannik Sinner. In passato abbiamo infatti commentato le sue brillanti vittorie, mentre ora Sinner ha raggiunto il traguardo più ambito: la vetta della classifica ATP.

In una vecchia intervista del 2018, un giornalista chiede al tennista italiano Jannik Sinner quali siano i suoi sogni. Sinner non ha ancora diciotto anni, ma la sua risposta brilla per lucidità. Queste le sue parole: "Il mio sogno è diventare numero uno al mondo, vincere tanti slam, però senza fretta, ancora ho tempo, sono giovane".

La risposta rivela tutto di Sinner. L'ambizione di chi è consapevole dei propri mezzi, persino la sfrontatezza. Ma anche il senso pratico di chi ha i piedi per terra. Di chi, al massimo, quei piedi li solleva se c'è da tuffarsi per qualche recupero impossibile sul

Nelle metafore sportive parole come "re" e "incoronazione" abbondano, e non è certo solo il caso di Sinner. C'è infatti un altro sportivo italiano che ha fatto parlare di sé negli stessi giorni. È Carlo Ancelotti, l'allenatore del Real Madrid, squadra che ha appena vinto la sua quindicesima Champions League. Un risultato che consacra anche un record personale di Ancelotti: è infatti l'allenatore che ha vinto più Champions League in assoluto.

La stampa italiana l'ha subito ribattezzato "Carlo V". Lui è Carlo Ancelotti, allenatore di calcio emiliano di nascita, ma ormai spagnolo d'adozione, grazie ai trionfi ottenuti dal suo Real Madrid.

Di Carlo V si diceva che sul suo impero non tramontava mai il sole, mentre sulla carriera di Ancelotti i trionfi non sono mai mancati. Per ben cinque volte Ancelotti ha vinto la Champions League: tre con il Real Madrid, due con il Milan. Nessun allenatore ha vinto tanto nella competizione più ambita. L'ultimo trionfo è arrivato lo scorso 1° giugno, quando il Real ha battuto per due a zero i tedeschi

Giugno è un mese importante per l'Italia, perché in questo mese cade la Festa della Repubblica. Una delle classiche feste con cui un Paese rende omaggio alle proprie istituzioni. Tuttavia, nell'attuale clima politico, persino il sobrio discorso pronunciato per l'occasione dal presidente Sergio Mattarella è diventato motivo di divisione.

Il 2 giugno 1946 l'Italia sceglieva con un referendum di diventare una repubblica parlamentare, abbandonando per sempre la monarchia. In quella data, ogni anno, cade perciò la Festa della Repubblica.

Come potete immaginare, è la più importante celebrazione delle istituzioni italiane, con grandi parate che si tengono a Roma, la capitale. Le cerimonie prevedono inoltre che il presidente della Repubblica deponga una corona di fiori di fronte al monumento del Milite ignoto, che rappresenta simbolicamente i caduti in guerra.

L'attuale presidente, Sergio Mattarella, ha pronunciato inoltre un discorso