Cari ascoltatori, benvenuti a una nuova puntata del nostro programma! Oggi è mercoledì 29 maggio 2023. Io sono Mario, pronto più che mai ad accompagnarvi tra i principali fatti di cronaca internazionale e italiana. Questa settimana non possiamo che partire dalla Georgia, un paese dell'ex blocco sovietico che sta attraversando una tumultuosa fase politica, con migliaia di cittadini in protesta contro il governo. Vediamo insieme il perché.

Per settimane, migliaia di cittadini georgiani hanno affollato le strade e le piazze della capitale, Tbilisi. Hanno sventolato la bandiera dell'Unione europea, fatto risuonare l'Inno alla gioia di Beethoven, che dell'Unione è l'inno ufficiale. Hanno resistito alle cariche della polizia, sfidato i cannoni ad acqua, e persino cantato e danzato.

Un intero Paese è in subbuglio contro l'attuale governo, tanto che molti analisti internazionali fanno paragoni con l'Ucraina del 2013. Quella delle proteste di Euromaidan, quando il Paese si trovò lacerato tra le piazze che sognavano l'integrazione europ

Continuiamo a parlare dell’Unione europea, perché il 19 maggio a Madrid c'è stato un importante appuntamento politico, in vista delle elezioni di giugno per il rinnovo del parlamento comunitario. Mi riferisco ovviamente alla conferenza organizzata dal partito di estrema destra Vox. C'erano i principali leader di quell'area politica, attualmente in ascesa in quasi tutti i Paesi dell'Unione.

C'è chi è venuto di persona, come la francese Marine Le Pen, leader di Rassemblement National. Chi ha partecipato in videoconferenza, come la premier italiana Giorgia Meloni, applaudita per il suo discorso in spagnolo. Il premier ungherese Viktor Orbán, invece, ha optato per un messaggio registrato.

In un modo o nell'altro, l'occasione era troppo importante per mancare, lo scorso 19 maggio all’arena Palacio de Vistalegre di Madrid. Lì si è tenuto infatti il raduno internazionale dell'estrema destra, organizzato da Vox, il partito guidato da Santiago Abascal.

C'è stato anche l'ospite d'eccezion

Qual è il confine tra una campagna di marketing non convenzionale e una fake news? La domanda è utile a introdurre la nostra prossima notizia, che vede protagonista Fabio Rovazzi, un cantante e YouTuber italiano di cui si è parlato molto nelle scorse settimane.

"Maranza" è una parola gergale, nata negli anni 80, che, ultimamente, ha ripreso impulso grazie ai social media, in particolare TikTok. Secondo l’Accademia della Crusca, il termine “maranza” si riferisce a “gruppi di giovani che condividono e ostentano atteggiamenti da strada, particolari gusti musicali, capi d’abbigliamento e accessori appariscenti e un linguaggio spesso volgare”. “Maranza” è anche il nome del nuovo singolo di Fabio Rovazzi, un cantante italiano diventato famoso grazie ai social media, alla capacità di creare ritornelli facili e video virali. Rovazzi incarna una generazione d

L'Italia gode di una buona reputazione nel mondo, sia come meta turistica sia come Paese in cui trasferirsi per vivere. Tra chi la sceglie per il secondo motivo, c'è una categoria diventata, negli anni, sempre più consistente, a partire dalla pandemia del 2020. Si tratta dei pensionati americani.

Visti da lontano, i sogni della generazione dei baby boomer appaiono semplici e rassicuranti. Una casa, una famiglia, un lavoro stabile e con la prospettiva di fare carriera. Dopo decenni, dopo che i figli sono cresciuti, i capelli sono diventati bianchi ed è arrivato il momento di riposare un po’, il sogno prevede di godersi la pensione e i meritati risparmi di una vita.

Per i pensionati americani, però, spesso il sogno si carica di un elemento in più: l'emigrazione. Molti baby boomer cercano infatti Paesi più accoglienti, dove il costo della vita permetta di valorizzare maggiormente la pensio

In chiusura di puntata torniamo ancora a Milano, e stavolta non c'entrano reati, veri o inscenati. Come evidenziato da alcuni milanesi impegnati in prima persona per la città, uno dei problemi cronici che affliggono il capoluogo lombardo è l'abuso del divieto di sosta da parte degli automobilisti.

Tra le tante espressioni che si incontrano nei media italiani, "parcheggio selvaggio" è forse tra le più curiose, per chi non conosce bene usi e costumi del Paese. Sintetizza alla perfezione la noncuranza per le regole di molti automobilisti italiani, che, specie nelle grandi città, parcheggiano i veicoli dove capita.

A Roma, Milano o Napoli è facile imbattersi nella cosiddetta "doppia fila", ovvero una seconda fila di auto parcheggiata a ridosso di un'altra, anche a costo di bloccare i veicoli della prima. Su fenomeni di questo tipo incidono vari fattori, tra cui l'elevato numero di auto in c