Dall’alta vetta del suo vantaggio nei sondaggi sulle intenzioni di voto, Donald Trump osserva con distacco i dibattiti televisivi nei quali si affannano, in una sfida rabbiosa, i candidati alla nomination del Partito Repubblicano. E brilla per la sua assenza. Un’assenza eloquente, che non è certo il frutto di una nuova mansuetudine.
Tutt’altro. Come hanno osservato numerosi analisti politici, lo stile retorico dell’ex inquilino della Casa Bianca, negli ultimi tempi, si è fatto molto più aggressivo, più radicale, con contenuti che ricordano la propaganda delle dittature europee del Novecento.
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La vignetta è semplice, geniale nel suo minimalismo. Seduti sulla panchina di legno dipinta di verde di un parco urbano, due uomini sembrano commentare i misfatti del politico di turno, o qualche triste evento dell’attualità internazionale. “Voglio vedere come va a finire”, dice uno dei due, lanciando un’occhiata in tralice al compagno. “Rassegnati: non finirà mai”, risponde l’altro, serafico. La scena — frutto della fantasia del disegnatore satirico Francesco Tullio-Altan, figlio del celebre antropologo culturale Carlo Tullio-Altan — mi è tornata improvvisamente in mente l’altro giorno, mentr
Molti miei amici hanno scelto di abbellire lo schermo del loro cellulare con una fotografia. Un’escursione in bici tra i papaveri di maggio, la gloriosa bellezza dei limoni di Amalfi, il talento sportivo di un figlio che, insieme alla sua squadra, colleziona vittorie al campionato di pallacanestro. Immagini che fanno compagnia, in metropolitana o nelle ore di lavoro, come una dolce parola di conforto. Immagini pensate, in ogni caso, per illuminare uno spazio privato, intimo e personalissimo.
Di tutt’altro genere sono le immagini e le parole che, a volte, decorano le custodie dei nostri cellula
L’ultimo paio di sci che ho comprato, così come la mia bella tavola da snowboard, riposano, immobili, nella polverosa quiete della mia cantina. Colpa degli impegni che si moltiplicano, dei viaggi e del tempo passato all’estero. Non saprei dire, così, su due piedi, quanti anni siano passati dalla mia ultima vacanza sulla neve. Molti. Troppi, in ogni caso.
Se penso, ora, alla montagna d’inverno, rivedo la Val Badia e i suoi paesini. La Villa, San Cassiano, Corvara e Colfosco. Sì. Per me, la montagna d’inverno è la bellezza gloriosa delle Dolomiti, le montagne che, all’alba e al tramonto, si color
È la mattina del 4 dicembre, e il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, fa quasi tenerezza, tanto è contento. Sulle reti sociali, ha appena pubblicato un video nel quale annuncia, orgoglioso, che la sua città, quest’anno, occupa il primo posto nella classifica per la qualità della vita del quotidiano finanziario Il Sole 24 Ore. È la prima volta in assoluto, per il capoluogo friulano. Una bella soddisfazione, se consideriamo che l’ormai famosa classifica, volta a misurare il benessere economico e sociale del nostro paese, si sviluppa dall’esame di oltre 100 province, sulla base di 90 indica