L’atmosfera era tesa, mercoledì 5 aprile, quando Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen sono arrivati a Pechino per una visita ufficiale congiunta. In programma per il giorno dopo: l’incontro con il presidente Xi Jinping e uno stuolo di alti dignitari cinesi.
La visita della coppia Macron-Von der Leyen è arrivata dopo quelle di vari altri leader del blocco europeo. Nei mesi scorsi sono stati in Cina, tra gli altri, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez. La visita di Scholz, a dire il vero, aveva generato non pochi malumori. A Bruxelles non era piaciuto
Un mio ex compagno di classe, nel postare, sulle reti sociali, fotografie dei suoi due figli, aggiunge sempre lo stesso commento. “La mia immortalità”, scrive, compiaciuto, sotto le immagini dei due pargoli. Parole che riflettono, indubbiamente, affetto e un comprensibile orgoglio paterno. Parole, tuttavia, inquietanti, a mio avviso, in quanto tradiscono una concezione distorta della genitorialità, egocentrica e possessiva. Una concezione che sembra voler dare a quei bambini un ruolo ancillare, negando loro una soggettività indipendente e scollata dalla sfera di pensiero paterna.
Tutto questo
“Ho accettato una sfida affascinante”, scriveva, sul suo profilo Twitter, Matteo Renzi, lo scorso 5 aprile, nel comunicare un suo nuovo ruolo professionale. Per un anno, dal 3 maggio al 30 aprile 2024, l’ex premier, oggi leader del partito centrista Italia Viva, sarà il direttore editoriale de Il Riformista, un quotidiano di approfondimento politico che si proclama “libertario e garantista, fermamente opposto a populismo e sovranismo”.
“Ho una passione per tutto ciò che ha a che vedere con la verità”, ha dichiarato Renzi nel corso della conferenza stampa con cui ha presentato il suo nuovo proge
Renato Boraso, classe 1968, un’attività politica iniziata nel lontano 1993 nelle file di Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi. Poi, un percorso più indipendente, nella lista civica “Impegno per Venezia, isole e Mestre”. Sulla sua pagina personale nel sito web del Comune di Venezia, leggiamo che il signor Boraso — oggi assessore per la mobilità e le infrastrutture stradali — è nato a Mestre, risiede con la famiglia, moglie e tre figli, nell’entroterra veneziano, ed è laureato in Economia aziendale a Ca’ Foscari. Sempre sul sito del Comune di Venezia, leggiamo inoltre che Boraso “mette
Nel 1602, Domenico Zampieri, detto Domenichino, si trovava a Roma, impegnato, insieme al grande Annibale Carracci, nella realizzazione di un ciclo di affreschi. Le opere, tutte a tema mitologico, avrebbero adornato le pareti e il soffitto della Galleria Farnese, nell’omonimo palazzo rinascimentale immaginato da Antonio da Sangallo il Giovane per volere del cardinale Alessandro Farnese, il futuro papa Paolo III. Palazzo Farnese, dal 1936, ospita l’ambasciata di Francia in Italia.
Lo scorso 6 aprile, una di quelle opere — Apollo e Giacinto — ha lasciato il palazzo, chiusa in una scatola scura, p