Quando scoppiò la Guerra d’Iraq, nel marzo 2003, mi trovavo a New York. Avevo un piccolo televisore bianco, che tenevo in camera da letto, su un tavolino di metallo. Lì, su quello schermo, ho visto sfilare le notizie belliche dei primi giorni, delle prime settimane. I discorsi dei politici, i commenti degli esperti, le esplosioni notturne nel cielo di Baghdad.
Sono passati vent’anni, ma ricordo bene le proteste, nelle strade e nelle piazze di tante città del mondo. Ricordo le bandiere della pace appese alle finestre. E i dubbi, lo scetticismo, nelle conversazioni con gli amici.
Il 20 marzo 2003
Xi Jinping, venerdì 10 marzo, ha ufficialmente inaugurato il suo terzo mandato come presidente della Repubblica Popolare Cinese. Il fatto — è bene non dimenticarlo — ha introdotto una novità assoluta nell’assetto istituzionale cinese. Per raggiungere il suo obiettivo, infatti, Xi ha dovuto modificare la Costituzione del suo paese.
La presidenza della Repubblica, una carica formale, ad ogni modo, non era il vero obiettivo di Xi Jinping. In Cina, il ruolo che conta politicamente, la chiave di ogni potere, è quello di Segretario generale del Partito Comunista, una posizione nella quale Xi è stato
Una densa folla di giornalisti, fotografi e operatori televisivi la aspettava all’ingresso laterale, immaginando che volesse optare per la discrezione. Lei, invece, ha sorpreso tutti, affrontando la platea della CGIL — la Confederazione Generale Italiana del Lavoro, storico sindacato d’ispirazione socialista — a testa alta. È entrata dalla porta principale, sfidando, simbolicamente, l’ala più agguerrita del sindacato, che aveva organizzato una contestazione.
È venerdì 17 marzo, e Giorgia Meloni è a Rimini, invitata speciale al XIX congresso nazionale della CGIL. Sa di avere davanti a sé una pl
Lo scontro tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein appassiona i più giovani, annunciava lo scorso 17 marzo il sito web Dagospia. “I cittadini tra i 18 e i 24 anni iniziano a sentirsi più coinvolti dalla politica”, scriveva il famoso sito creato dal giornalista e opinionista televisivo Roberto D’Agostino, aggiungendo che gli under 25, emergendo “dall’area dell’astensione e dell’indecisione”, si concentrano, per lo più, su due partiti: il Partito Democratico, con il 25,6% dei consensi, e Fratelli d’Italia, con il 23,3%.
Il 15 marzo, Meloni e Schlein, le due donne politicamente più potenti d’Italia, ha
Il suo primo romanzo, Gli indifferenti, l’aveva pubblicato giovanissimo, a sue spese, nel 1929. Una scommessa coraggiosa, e vincente. I critici apprezzarono quel lavoro, così nuovo, così sperimentale. Una struttura narrativa tipicamente teatrale e uno sguardo lucido e spassionato sulla decadenza della borghesia dell’epoca. Quell’opera sarà il primo romanzo esistenzialista italiano. E il suo autore, Alberto Moravia, diventerà un’icona del Novecento.
Negli anni del fascismo, gli occhi della censura sono ovunque, pure sui libri di narrativa. È difficile essere creativi. Moravia scrive racconti, e