Salvini conquista l’Umbria
È la notte di domenica 27 ottobre, e Matteo Salvini è raggiante. Per tutto il giorno, dalle 7 del mattino alle 23, l’Umbria, una piccola regione nel cuore dell’Italia, ha votato per eleggere un nuovo governatore e rinnovare il consiglio regionale. Ufficialmente, i candidati al ruolo di governatore erano otto. Ma, alla fine, la competizione si è trasformata in una sfida a due, in un duello tra la candidata del centrodestra, Donatella Tesei, e Vincenzo Bianconi, candidato dell’alleanza PD-Movimento 5 Stelle.
Claudia López, simbolo di una nuova Colombia
Quando sale sul palco, Claudia ha ancora i capelli coperti di coriandoli. Si avvicina al microfono e ringrazia tutti. Ringrazia anche gli avversari che l’hanno sfidata durante la campagna elettorale: Hollman, Miguel e Carlos Fernando. “Competere con persone del vostro calibro, ci ha ispirato a dare il meglio. E ha arricchito la nostra città, e la nostra democrazia”, dice la neoeletta alcaldesa di Bogotá. Claudia dedica la sua vittoria ai giovani e alle donne. Alle famiglie che credono nell’impegno e nel lavoro onesto. “Come la mia, come la vostra”, dice al pubblico, che applaude commosso.
Con o
Dall’America del Sud al Tevere, il viaggio della Pachamama
Il video dura circa due minuti. Nelle prime immagini, notturne, la telecamera corre veloce lungo Ponte Sant’Angelo. Attraversa il Tevere sotto lo sguardo solenne degli angeli scolpiti da Gian Lorenzo Bernini e i suoi allievi. Sullo sfondo, la mole cilindrica di Castel Sant’Angelo, illuminata di luce dorata. Una musica eroica, gloriosa, ci accompagna. Poi, improvvisamente, il panorama cambia. Davanti a noi, c’è il portale di legno di una chiesa: Santa Maria in Traspontina, come scopriremo poi.
Una mano maschile spinge la porta laterale. Entriamo. Siamo nella navata principale. Deserta. C’è solo
Francia, 24 milioni di euro per un dipinto di Cimabue
Immagino che nel ricevere, lo scorso mese di giugno, l’incarico che poi l’avrebbe resa famosa, l’esperta d’arte Philomène Wolf non fosse particolarmente entusiasta. Una signora novantenne, residente a Compiègne, una tranquilla cittadina negli Hauts-de-France, si trasferiva. Non aveva voglia di portare con sé i mobili e i mille oggetti che popolavano il suo appartamento, pesanti ricordi di una vita intera. Ma, prima di buttare tutto nella spazzatura, voleva l’opinione di un occhio esperto. Per questo, aveva deciso di contattare la Actéon di Senlis, una casa d’aste locale. Chissà, magari avrebbe
Bologna, paradiso vegano
Nell’immaginario collettivo, in Italia e all’estero, Bologna è conosciuta come la ‘città del cibo’. E i suoi piatti più famosi, è il caso di dirlo, non hanno nulla, ma proprio nulla, a che vedere con il veganismo. Pensiamo ai tortellini, al ragù, o alla cotoletta. Per non parlare dei salumi, naturalmente. Mortadella in primis.
È per questo che, in un primo momento, una notizia apparsa su diverse pubblicazioni italiane a fine ottobre — dal Corriere della Sera alla rivista gastronomica online Dissapore — mi ha stupito profondamente.
Bologna, a quanto pare, è la città che, in Italia, vanta il magg