Stefano: | Due giorni fa ho letto un articolo lunghissimo sulla disputa tra Italia e Australia a proposito del Prosecco. Forse ne avrai già sentito parlare… |
Romina: | In realtà non ne so nulla. Leggo raramente notizie che riguardano il mondo del vino. |
Stefano: | Pare che negli ultimi anni l’Australia abbia notevolmente aumentato la propria produzione di Prosecco, impensierendo il nostro Paese, che sinora ne è stato il maggior produttore mondiale con oltre 500 milioni di bottiglie, vendute in tutti i mercati del mondo all’anno. |
Romina: | Ma se ogni anno l’Italia produce così tanto Prosecco, che motivo ha di temere particolarmente la concorrenza dell’Australia? |
Stefano: | Beh, di motivi ce ne sono eccome, Romina! I vini australiani hanno un mercato molto fiorente nei paesi asiatici, in particolare in Cina, con cui l’Australia ha un rapporto di libero scambio. Poi, c’è la questione legata all’utilizzo del nome Prosecco, che i produttori italiani rivendicano come proprio. Il Prosecco, infatti, è un prodotto tipico delle coltivazioni vinicole, che si trovano tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, nel Nord Est dell’Italia, ed è tutelato dai marchi italiani DOC e DOCG, che indicano l’origine geografica del vino. |