Ricordando il massacro dello scorso gennaio che ha unito la capitale francese e tutto l’Occidente sotto l’urlo rabbioso “Je suis Charlie”, la carneficina di qualche giorno fa toglie il respiro. 129 morti e 352 feriti sono un messaggio forte da parte del terrorismo. Un messaggio che l’Europa e i suoi alleati non possono più ignorare.
Sembra, infatti, che siano quasi passate inosservatele stragi di Copenaghen, le sparatorie nel Parlamento canadese, o l’attacco sventato lo scorso agosto da tre giovani sul treno Amsterdam-Parigi.