Terrorismo: malattia del nostro tempo
6 July 2016
Prima è toccato all’aeroporto di Istanbul martedì 29 giugno, poi, tre giorni dopo, venerdì primo luglio a un ristorante nel centro di Dacca in Bangladesh, neanche ventiquattrore dopo a un quartiere commerciale di Baghdad. Un luogo di passaggio il primo, un locale frequentato prevalentemente da stranieri il secondo, un posto dove i residenti si recano per fare acquisti e stare insieme alla fine del ramadan il terzo. Su questi luoghi sempre affollati di gente è calata per l’ennesima volta l’ombra del fondamentalismo jihadista, anche se, per rigore di cronaca, l’attentato turco non è stato ancora rivendicato.