Camicia celeste, una sobria giacca scura, il braccio destro alzato in segno di saluto. È il 21 gennaio, una bella giornata di sole estivo, e Gabriel Boric, presidente eletto del Cile, posa per una foto ufficiale nella capitale, Santiago, circondato dai membri del suo futuro governo. Non vediamo il loro volto — indossano, tutti, una mascherina ffp2 —, ma li immaginiamo sorridenti e fiduciosi, desiderosi di cominciare quella che, per loro e il paese intero, sarà una nuova, emozionante, avventura.
Una squadra eclettica, giovane (49 anni, l’età media), ma orientata alla moderazione e alla competenz
Nell’estate del 2021, con il romanzo autobiografico Il pane perduto, Edith Bruck ha vinto il Premio Viareggio ed è stata tra i cinque finalisti dello Strega, il premio letterario più prestigioso del nostro paese. Un riconoscimento più che meritato, il coronamento di una vita dedicata all’arte, e alla testimonianza storica come responsabilità sociale.
Un riconoscimento che la protagonista delle prime pagine de Il pane perduto — quella bambina con le trecce bionde che correva, scalza, nella tiepida polvere del suo villaggio, nell’Ungheria nord-orientale — non poteva certo immaginare.
Quella bam
Nata nella Venezia di metà Seicento — quinta dei sette figli di un ricco e colto aristocratico e di una contadina —, Elena Lucrezia Corner dimostrò, sin da bambina, una spiccata curiosità intellettuale. Riconoscendo nella figlia i segni di un’intelligenza prodigiosa, Giovan Battista Corner sostenne in ogni modo il suo sviluppo culturale. Una scelta perspicace e sensibile, e non priva di vanità: il successo negli studi della giovane Elena, in un’epoca in cui il ruolo pubblico delle donne era minimo, avrebbe incrementato il prestigio dell’intera famiglia.
Nel corso degli anni, un vero e proprio e
“Tra tutte le persone in camice bianco che la pandemia ha issato sulla pedana della popolarità, la professoressa Antonella Viola rimane una delle più equilibrate”, scriveva, lo scorso 7 gennaio, il giornalista Massimo Gramellini sul Corriere della Sera, nella sua rubrica Il Caffè.
Vero. Da quasi due anni, ormai, sui media sfila quotidianamente una lunga processione di volti e voci. Immunologi, virologi, epidemiologi, rappresentanti del ministero della Salute. Esperti invitati ad esprimere — sulle pagine dei giornali o nei talk show televisivi — analisi, ipotesi, previsioni e giudizi. Consigli
Mentre in Parlamento si cerca di eleggere un nuovo capo dello Stato, il rapporto Gli italiani e lo Stato — un’indagine realizzata per L’Espresso e La Repubblica dal laboratorio LaPolis dell’Università di Urbino in collaborazione con l’Istituto di ricerca sociale Demos & Pi — rivela un importante cambiamento nelle preferenze dell’opinione pubblica in questo campo. I numeri sono ufficiali, e parlano chiaro: il 74% degli italiani, oggi, si dice favorevole all’elezione diretta del presidente della Repubblica.
Una vera rivoluzione, se pensiamo che, nel nostro paese, il capo dello Stato non è eletto