Gruppo Petti nella bufera per una presunta maxi frode alimentare
20 May 2021
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Alessandro: | Una notizia clamorosa diffusa qualche settimana fa, ha sconvolto il mondo della filiera agroalimentare italiana. Petti, la storica società toscana che produce conserve di pomodoro sin dal 1925, è stata accusata dalla Procura di Livorno di aver miscelato pomodoro locale con una rilevante quantità di pomodoro proveniente da Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Fin qui, nulla di illecito. Il problema, però, è che Petti avrebbe venduto la merce, spacciandola come “Passata di pomodoro 100% italiano”, o anche “Passata di pomodoro 100% toscano”. Una pratica che la legge considera scorretta e illegale, in quanto inganna i consumatori. La vicenda è scoppiata il 26 aprile, quando i carabinieri per la Tutela Agroalimentare hanno svolto una perquisizione a sorpresa in uno stabilimento del Gruppo Petti, che si trova in provincia di Livorno. Durante il blitz, gli operai sono stati colti con le mani nel sacco. Gli agenti, quindi, hanno posto sotto sequestro oltre quattromila tonnellate di conserve, semilavorati e concentrati di pomodoro, per un valore di oltre tre milioni di euro. |