La NATO e ventisei paesi annunciano l’espulsione di numerosi diplomatici russi, in solidarietà con il Regno Unito
All'inizio di questa settimana, numerosi paesi hanno reso nota la loro intenzione di espellere diversi diplomatici russi, una misura che vuole essere una risposta a un recente attentato messo a segno contro un ex agente segreto russo, avvelenato con del gas nervino in Gran Bretagna. Lo scorso martedì, la NATO ha annunciato che ridurrà di un terzo le dimensioni della sua missione russa, in segno di rappresaglia per il comportamento temerario di Mosca.
La rappresaglia giunge in seguito all’espulsione dal Regno Unito di 23 diplomatici russi, decisa dal governo britannico la scorsa settimana. Lunedì scorso, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ordinato l'espulsione di 60 diplomatici russi e la chiusura del consolato russo a Seattle. In Europa, l’Italia, la Francia, la Germania e la Polonia sono solo alcuni dei paesi che hanno annunciato l’allontanamento di diversi funzionari russi. L'Italia ha deciso di espellere due diplomatici. Anche alcune ex repubbliche sovietiche, come l'Ucraina, l'Estonia, la Lettonia, la Lituania e la Moldavia, hanno decretato l’espulsione di diversi diplomatici russi, 21 in totale. Complessivamente, sono 151 i diplomatici che dovranno tornare a Mosca.