Mario: | Ora voglio raccontarti di un sito archeologico a dir poco eccezionale: un ecosistema fossile straordinariamente conservato, nascosto tra le Alpi Orobie valtellinesi, in provincia di Sondrio. Immagina un’istantanea che cattura la vita sul nostro Pianeta, così come appariva 280 milioni di anni fa. Qui troviamo centinaia di orme di animali, impronte di pelle, insetti, tracce di piante, semi e persino gocce di pioggia, rimaste scolpite nella roccia come ricordi indelebili. |
Olinda: | Non sono una paleontologa, ma posso capire che si tratta di una scoperta di enorme valore scientifico. |
Mario: | Puoi dirlo forte!. In realtà sulle Alpi non è raro trovare fossili di epoche remote, ma ciò che rende questo ritrovamento davvero unico è la sua vastità. Prima di continuare, voglio tornare indietro di due anni quando tutto ha avuto inizio: un’escursionista, Claudia Steffensen, si è imbattuta per puro caso in questi fossili, a circa 1.700 metri di altitudine. Da quel momento, sono stati avviati diversi studi che nel 2023 hanno portato ad altri numerosi ritrovamenti a quote ancora più alte. |