Al mercato coperto di Trieste in mostra il modernismo sovietico in versione asiatica
29 January 2020
Martina Zanetti
Siamo in Tagikistan, nell’Asia centrale, sulle rive della diga di Istaravshan, un progetto idroelettrico voluto dal governo sovietico
negli anni Sessanta. Un immenso busto di Lenin, probabilmente il più grande del mondo, domina il panorama con maestosa placidità,
immobile nel cielo latteo.
Lo sguardo fisso sull’orizzonte,
il braccio sinistro teso, la mano aperta. Su quel lungo braccio di cemento, c’è un ragazzo che fa jogging.
Indossa una tuta sportiva nera. Visto così, da lontano, sembra un acrobata. O
un soldatino di metallo.
È questa l’immagine
che più mi ha colpito, lo scorso 16 gennaio, ne