Ana Obregón, e la maternità surrogata
12 April 2023
Un mio ex compagno di classe,
nel postare, sulle reti sociali, fotografie dei suoi due figli, aggiunge sempre lo stesso commento. “La mia immortalità”, scrive,
compiaciuto, sotto le immagini dei due
pargoli. Parole che riflettono,
indubbiamente, affetto e
un comprensibile orgoglio paterno. Parole, tuttavia, inquietanti,
a mio avviso, in quanto tradiscono una concezione distorta della
genitorialità, egocentrica e possessiva. Una concezione che sembra voler dare a quei bambini un ruolo ancillare, negando loro una soggettività indipendente e scollata dalla sfera di pensiero paterna.
Tutto questo