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Kazakistan, la quiete dopo la tempesta?

12 January 2022
Kazakistan, la quiete dopo la tempesta?
PromKaz / Shutterstock
Le prime proteste, lo scorso 2 gennaio, nella città petrolifera di Zhanaozen, non lontano dal mar Caspio. Lo stesso luogo dove, nel 2011, lo sciopero di un gruppo di operai che chiedevano un aumento di salario e migliori condizioni di lavoro era stato represso nel sangue.

Questa volta, ad accendere lo scontento popolare è stato l’improvviso aumento del prezzo degli idrocarburi. Una scintilla. Un nuovo costo, vissuto come un peso, una vessazione. Come un simbolo dello squilibrio sociale che lacera il paese. Dell’abisso che separa una popolazione che fatica spesso ad arrivare a fine mese da un’ol

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