L’Iran censura internet per soffocare la “rivolta della benzina”
27 November 2019
4-life-2-b / Shutterstock.com
Le proteste sono iniziate venerdì 15 novembre, dopo che il governo ha deciso di aumentare del 50 per cento il prezzo del petrolio fino a 60 litri al mese e del 300 per cento oltre questa soglia. Nonostante il presidente Rouhani abbia detto di voler utilizzare questi introiti per finanziare sussidi destinati alle fasce più povere della popolazione, la reazione degli iraniani, allo stremo a causa delle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti e del crollo della moneta è stata immediata. Le proteste di piazza si sono diffuse a macchia d’olio in tutto il Paese.